Europa, sempre più abbandoni: colpa dell’austerità

Tagli, tagli, sempre più tagli: e l’abbandono dei bambini impenna, senza escludere nemmeno l’Italia che, anzi, risulta molto prossima all’occhio del ciclone. A mettere in stretto rapporto l’aumento del numero di minori abbandonati con le folli politiche di austerità in atto in Europa è un servizio pubblicato il 9 agosto dall’americana CNBC, rete di informazione economica e finanziaria, che punta il dito: in Europa stanno quasi raddoppiando le fila dei bambini lasciati per strada da madri e padri in difficoltà.

Non c’è da scherzare: la CNBC ha raccolto l’appello di SOS Village, charity attiva in diversi Paesi, secondo la quale nell’ultimo anno sarebbero stati già abbandonati 1200 bambini in Grecia e 750 in Italia. Cifra, quella italiana, che raddoppierebbe i dati raccolti nell’anno precedente, sempre secondo SOS Village (400 circa).

Proprio in Grecia – a dirlo è George Protopapas, direttore nazionale di SOS Village – ha avuto sede ben l’87% delle richieste di aiuto pervenute da parte del totale di famiglie che si sono rivolte alla charity nel 2011. Una stragrande maggioranza. Sergios Sifnios, a capo della sezione per il lavoro sociale della charity, ha fatto appello al governo affinché interrompa le operazioni di macelleria sociale che stanno colpendo i ceti medi e bassi e che stanno minando la compattezza familiare nel Paese. Il 27,7% degli abitanti della Grecia sta affrontando la povertà (dati dell’Autorità Greca per la Statistica) e, quando la crescita di un figlio assorbe fino al 30% delle risorse materiali di una famiglia, parecchi nuclei sono costretti a ricorrere a soluzioni estreme nei confronti della prole.