Famiglia più accogliente 2015. Griffini (Ai.Bi.) “Con i Siano vince la FAMIGLIA: riuniti tre fratelli e sfatato il falso mito del bambino più grandicello”

siano 2Come si mangia in 2 si mangia in 5. Avranno pensato questo i Siano, la “Famiglia più accogliente del 2015”, quando hanno detto il sì più importante della loro vita: quello ai 3 fratellini brasiliani.

Perché non importa quanti soldi si guadagnino o se la casa sia abbastanza grande, o quanti e quali sacrifici bisognerà fare. Quello che è davvero importante è strappare alla solitudine e all’abbandono 3 bambini. Restituire loro il diritto di essere figlio, di essere amati, accuditi, coccolati, confortati nei momenti di scoramento e incitati nelle difficoltà.

Perché più delle difficoltà materiali, o l’esiguità del denaro è più importante non dividere tre fratelli che hanno già sofferto troppo fin dal primo giorno della nascita: appena 4 anni i due gemellini e 11 la sorella più grande ma sballottati da subito tra un istituto e l’altro. E come se ciò non bastasse, separati. Senza dunque la possibilità di incoraggiarsi a vicenda.

Gabriela è stata, dunque, costretta a fare da mamma abbandonando la sua spensieratezza di bambina e adolescente. Ma ora grazie a Elia e Michele Siano, questi 3 bambini possono mettere giù la loro corazza, lasciarsi andare e tornare ad essere bambini e figli.

Componenti di una stessa famiglia. Ecco il miracolo dell’accoglienza: una generosità tale che supera le distanze geografiche (Italia-Brasile) e il falso mito del bambino più grandicello (visto, di solito, come più problematico rispetto a bambini più piccoli) e andando oltre a piccoli problemi di salute.  I Siano hanno, dunque, abbattuto tre frontiere: geografiche, anagrafiche e ‘cliniche’ per realizzare il sogno di Gabriela, Bruno  e Alexandre.

Per tutti questi motivi abbiamo deciso di premiarli. Sono arrivate moltissime segnalazioni di famiglie accoglienti sia di adozione sia di affido – dice il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini – ma i Siano si sono distinti perché rappresentano l’emblema della famiglia semplice e comune”.

Persone ‘della porta accanto’, non eroi o particolarmente benestanti economicamente – continua Griffini – . Con la loro semplicità dimostrano che l’adozione internazionale è alla portata di tutti. Inoltre accogliendo tutti e tre i fratelli hanno di fatto riunificato la famiglia (la più grande viveva in un istituto diverso dagli altre due) facendo vincere così il principio morale che l’adozione è un diritto più dei bambini che la risposta ad un’esigenza personale dei genitori”.

Infine, ma non meno importante,  non si sono fatti spaventare dal fatto che uno dei tre fratellini ha 11 anni – conclude Griffini – sfatando così la paura del ‘bambino grandicello’. I Siano hanno fatto vincere la famiglia e ora tutti e tre sono nello stesso tetto a Sarno” .