Forum Famiglie Lombardia. “Con la Ministra Boschi la CAI deve ritornare ad una gestione trasparente e rispettosa della legge”

Boschi

La situazione allarmante delle adozioni internazionali in Italia, un tempo fiore all’occhiello del nostro Paese e oggi in caduta libera (circa il 50% in meno rispetto al 2011) non poteva non preoccupare le famiglie italiane che in più riprese e da più parti in questi anni hanno esplicitato i propri timori e osservazioni.

Quest’ultimi raccolti dal Forum delle Associazioni Familiari della Lombardia che nel corso dell’assemblea regionale, riunita a Bergamo il 28 maggio scorso,  ha approvato un documento di condanna della precedente gestione della Cai (Commissione adozioni internazionali) e un invito al neo presidente, il Ministro Boschi, affinché dia “una decisa e positiva svolta nell’attività della Commissione, in grado di recuperare tempestivamente le indispensabili funzioni attribuitele dalla legge al fine di sostenere in esclusiva istanza i minori adottati e le loro famiglie, riattivando tra tutti i soggetti coinvolti nell’iter adottivo un’alleanza strategica e un’autorevole e positiva azione diplomatica nei confronti delle istituzioni dei Paesi di origine dei bambini”.

Se, infatti,  “l’impianto normativo esistente (legge 184/1983)  merita solo alcuni interventi – precisa il Forum nella nota ufficiale – , soprattutto mirati allo snellimento delle procedure e degli adempimenti burocratico-amministrativi. Nello stesso tempo si evidenzia, con crescente delusione, la deriva negativa che in questi anni ha caratterizzato l’adozione internazionale nel nostro Paese”.

E’ pur vero però come precisa il Forum che “il sistema italiano delle adozioni internazionali ha in questi ultimi anni mostrato un deciso declino (le adozioni sono in progressiva diminuzione a fronte di un grande bisogno di famiglie per poter accogliere i milioni di bambini che nel mondo vivono in stato di abbandono) e un preoccupante stallo della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) di cui pare essere stata smarrita ogni attività”.

Da più parti e per svariate ragioni “abbiamo raccolto segnali, preoccupazioni e sollecitazioni  – continua il Forum – a denunciare la sempre più critica e autoreferenziale gestione della CAI. La prevista collegialità è stata sostituita da un susseguirsi irrituale di provvedimenti monocratici – certo possibili, ma solo per determinate situazioni di urgenza e importanza – nel tempo assunti e mai portati all’attenzione di tutti i componenti della Commissione, lasciati all’oscuro di ogni decisione presa anche a loro nome e responsabilità. Un’anomalia, tra le diverse, evidenziata da più parti e di cui già moltissimi parlamentari si sono fatti interpreti”.

Per questo il Forum delle Associazioni Familiari della Lombardia auspica che “il lavoro e l’impegno del ministro Boschineo-nominata alla presidenza della CAI, possa segnare una decisa e positiva svolta nell’attività della Commissione, in grado di recuperare tempestivamente le indispensabili funzioni attribuitele dalla legge al fine di sostenere in esclusiva istanza i minori adottati e le loro famiglie, riattivando tra tutti i soggetti coinvolti nell’iter adottivo un’alleanza strategica e un’autorevole e positiva azione diplomatica nei confronti delle istituzioni dei Paesi di origine dei bambini”.

Al ministro Boschi, per il ruolo governativo ricoperto, “spetta il compito di assicurare anche a questa peculiare forma di ‘generazione’ le medesime opportunità (in termini di risorse, servizi, ecc.) – aggiunge il Forum – riconosciute alle altre forme di genitorialità (gravidanza fisiologica o procreazione medicalmente assistita), garantendo l’eccellenza del servizio pubblico erogato dai diversi organismi coinvolti nell’iter adottivo, affinché le procedure adottive siano sempre saldamente ancorate all’identità filiale dei bambini, alla tutela della loro dignità e del loro supremo interesse e le famiglie adottive non siano sottoposte ad incomprensibili e sfibranti percorsi”.

Il Forum delle Associazioni Familiari della Lombardia auspica, così infine, che “i tantissimi bambini abbandonati possano vedersi restituita la dignità di figli – conclude – anche grazie alle famiglie italiane che hanno già adottato o che aspirano a divenire genitori adottivi e l’accoglienza adottiva è e deve tornare ad essere una stupenda forma di fecondità coniugale, capace di dedizione incondizionata e squisito atto d’amore in grado di donare una famiglia a chi ne è stato privato”.

Il Forumdelle Associazioni Familiari della Lombardia è costituito dalle seguenti: Age; AgeSC; Acli; Ai.Bi.; Aiart; Alleanza Cattolica; La Bottega dell’Orefice; Il Melograno; Cif; Clomb; Faes; Famiglie numerose; Famiglie numerose cattoliche; Famiglie Nuove;  Famiglia per l’accoglienza; Famiglie separate cristiane; FelCeAf; Federvita; Incontro matrimoniale; Mcl; Moica; Oeffe; Rinnovamento nello spirito; Ucipem; FORUM Provinciali di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Sondrio e Varese.