Francesco, il Papa dei bambini abbandonati: “Accogliere, accogliere sempre, con amore”

Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco si è rivolto tantissime volte ai bambini e tantissime volte li ha posti al centro dei suoi discorsi. In particolare, i bambini abbandonati e più bisognosi di vicinanza

Papa Francesco è stato un pontefice molto vicino ai bambini. Lo ha dimostrato lungo tutto il suo pontificato, in più di una occasione.
Basterebbe ricordare le sue parole rivolte ai vescovi riuniti per il sinodo nell’ottobre del 2015, quando Francesco esortò “tutti i genitori e gli educatori del mondo, come l’intera società” a farsi “strumenti di quell’accoglienza e di quell’amore con cui Gesù abbraccia i più piccoli”. In particolare, il Papa pensava ai “tanti bambini affamati, abbandonati, sfruttati, costretti alla guerra, rifiutati”. L’invito fu quello di non essere una “società fortezza, ma società-famiglia, capace di accogliere, con regole adeguate, ma accogliere, accogliere sempre, con amore!”
Un orientamento che il Papa aveva già anticipato in un’udienza generale di pochi mesi prima, quando, alla folla di Piazza San Pietro aveva ricordato come il mondo degli adulti spesso dimenticasse che “i piccoli sono una ricchezza per l’umanità e per la Chiesa”, perché richiamano “costantemente alla condizione necessaria per entrare nel Regno di Dio: quella di non considerarci autosufficienti, ma bisognosi di aiuto, di amore, di perdono”.

Adottare è donare una famiglia a chi non ce l’ha

E “di bambini” e “ai bambini”, Bergogio parlava anche attraverso le comunicazioni più ufficiali, come nel corso delle riflessioni “Famiglia Amoris Laetitia”, pubblicato attraverso altrettanti video nel corso del 2021. Qui, in particolare, il Papa si soffermò sui bambini abbandonati che vengono accolti in adozione, rimarcando come questa sia “Una scelta cristiana”. Perché “adottare è donare una famiglia a chi non ce l’ha. Ed è l’atto d’amore con cui un uomo e una donna diventano mediatori […] dell’amore di Dio”. Attraverso l’adozione, infatti, è come se Dio dicesse ai bambini “anche se tua madre si dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai”.
Anche l’affido ricorreva spesso nei pensieri del Papa, non solo attraverso le parole, ma anche con gesti concreti e inaspettati, come quando nel gennaio del 2022 telefonò direttamente a casa di una coppia torinese per “ringraziarvi di quello che fate” – disse, ovvero di aver accolto una quindicina di minori con l’affido familiare, compresi alcuni bambini disabili.

La Giornata Mondiale dei bambini

Ma sicuramente, per quanto riguarda i bambini, il gesto più evidente è stata l’istituzione della Giornata Mondiale dei Bambini, celebrata il 25 e 26 maggio 2024 a Roma. Una grande festa con delegazioni di bambini da 101 Paesi, accorsi per incontrare Francesco al motto scelto per l’occasione: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”. E proprio partendo da questa affermazione, il Papa spiegò ai bambini come Dio sia sempre una “novità”, perché sempre “ci vuole bene”. Da qui l’invito rivolto a tutti i bambini e che oggi più che mai ciascun cristiano può cercare di fare proprio: andare avanti sempre con gioia, perché “la gioia è salute per l’anima”.