Grecia: dove i bambini muoiono di fame

grecia_morte di fameBambini piegati dai morsi della fame”: è così che il The New York Times, riassume, in un’immagine tragica e allarmante, la condizione dei minori in Grecia. Il Paese sta vivendo una delle crisi peggiori dell’Eurozona, schiacciato fra debito pubblico e disoccupazione.

Numeri drammatici emergono dal Rapporto Unicef dal titoloLa Condizione dell’Infanzia in Grecia 2012” che analizza la situazione dei bambini nel Paese ellenico.

I minorenni che vivono sotto la soglia di povertà sono 439.000. Le famiglie che non hanno sufficiente gettito economico sono il 20,1% della popolazione totale e, per un terzo dei casi (33,4%), sono nuclei familiari composti da un unico genitore.

Osservando più da vicino questi dati, si scopre che Il 28,7% delle famiglie con bambini si sono trovate in condizione di povertà o esclusione sociale, dato che sale al 34,7% delle famiglie con adolescenti.

La Grecia ha anche la più alta percentuale di bambini sottopeso dei paesi OCSE. (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).

Tante, troppe le storie di ordinaria povertà che si raccolgono nel Paese.

Leonidas Nikas, preside di una scuola del Pireo racconta:Ci sono bambini che a casa non mangiano quasi niente. Arrivano in classe allo stremo delle forze, sono sempre sul punto di svenire. Una volta mi è capitato di convocare dei genitori per capire qual era il problema. Sono apparsi subito in imbarazzo e pieni di vergogna. Mi hanno raccontato che non trovavano un lavoro, avevano infinito tutti i loro risparmi e si nutrivano solo di poca pasta”.

La disoccupazione greca ha raggiunto picchi del 27%, tra i più alti in Europa e sei persone su dieci non riescono a trovare lavoro da almeno un anno, i senza tetto sono 40 mila.

L’anno scorso, circa il 10% degli studenti delle elementari e delle medie della Grecia soffriva di “insicurezza alimentare” e, ad oggi, la situazione non sembra migliorata.

Leonidas Nikas racconta di aver visto con i suoi occhi bambini che cercano cibo nella spazzatura o chiedono gli avanzi ai loro compagni più fortunati.

Sul fronte della sicurezza alimentare, la Grecia è oggi al livello di alcuni Paesi africaniha denunciato Athena Linos, docente della Scuola di medicina dell’Università di Atene e responsabile del programma di assistenza alimentare della ong Prolepsis.

I miei genitori non hanno soldi, non sappiamo cosa succederà domani”, racconta una studentessa di 15 anni. “Chi non ha mai avuto problemi con il cibo, non può capire come ci si sente a non avere niente da mangiare. La fame seppellisce i sogni”.

Le scuole greche non garantiscono il pranzo in mensa: gli studenti devono portarlo da casa o possono acquistarlo all’interno della scuola, ma il costo è inarrivabile per le famiglie più povere, dove uno o entrambi i genitori faticano a trovare un lavoro stabile.

Non dico che l’Europa abbia il dovere di aiutarci”, dice Leonidas Nikas, “ma propongo che l’Ue si comporti almeno come fanno le persone che vengono nella mia scuola: chi ha di più dà il suo contributo a chi ha di meno. Siamo una sola famiglia, non ci possiamo abbandonare, perché condividiamo lo stesso destino”.