Ho abbandonato mio figlio alla nascita: ora lo vorrei ritrovare

Eccomi. Sono una madre che “ci ha ripensato”. Sto facendo di tutto per ritrovare mio figlio: e spero di riuscirci. Non ho mai pensato che i genitori adottivi siano “usurpatori”. Anzi ho molta stima e considerazione di loro: non ho mai sentito un tale giudizio da nessuno, al contrario ne ho sempre sentito parlare bene. Ma la stessa considerazione o, se non altro, la stessa umana comprensione, non la sento nei nostri confronti da parte dei genitori adottivi. Anzi ho sempre “percepito” disprezzo e rancore, anche in quei casi in cui appunto c’è una ricerca dei nostri figli naturali. Nessuno deve avere paura: nessuno vuole scardinare la famiglia adottiva e il rapporto d’amore che c’è tra genitori adottivi e i loro figli, ma lasciate un piccolo posto anche per noi, proprio nell’interesse dei figli stessi, quelli che voi dite di amare. Perché sono proprio loro che spesso ci cercano.

Giuliana

 

IRENEBERTUZZIGentile Giuliana,

grazie per la sua testimonianza. Mi dispiace che avverta ‘a pelle’ disprezzo sociale verso chi come lei ha scelto di abbandonare il proprio figlio. Da parte nostra non ci stancheremo mai di evidenziare che la vita dei figli adottivi è il frutto di due atti d’amore differenti. Il primo, della madre biologica; il secondo, compiuto dai genitori adottivi. Lei come tante altre donne avrebbe potuto scegliere la via della morte, il vicolo cieco dell’aborto. Per quanto doloroso, ha scelto la via della speranza: l’abbandono. Non ha senso struggersi nel rimorso. Ogni atto che compiamo nella nostra vita deve essere inquadrato nel suo contesto. Evidentemente quella fu all’epoca la scelta migliore per Lei e per il bambino. E’ umana la volontà di cercare il proprio figlio biologico, ma non si può procedere a gamba tesa senza tener conto delle sensibilità altrui: del proprio figlio, ma anche di coloro che lo hanno accolto e che sono diventati a tutti gli effetti i suoi genitori. Quello che spaventa di più è la paura che arrivi improvvisamente un vento nocivo a scombinare quel che faticosamente con tanto amore è stato realizzato: la serenità dei propri figli, fiori sbocciati da semi scartati.

Irene Bertuzzi

Responsabile Adozioni Internazionali di Ai.Bi.