Il boom del Servizio civile: più di 125 mila richieste per quasi 56 mila posti. Come prepararsi alla selezione

Occorrerà approfondire innanzitutto la conoscenza del progetto in Italia o all’estero per il quale si è presentata domanda e prepararsi a raccontare da dove provenga  la propria motivazione personale.

Il 17 febbraio sono scaduti i termini per poter presentare domanda per il Servizio Civile Universale.

Nonostante l’emergenza sanitaria in atto quest’anno è stato boom di domande, con 125.286 richieste presentate per 55.793 mila posti. Ora per tutti i giovani, tra i 18 e i 28 anni, che hanno proposto la propria candidatura è tempo di selezioni, che saranno effettuate direttamente dall’Ente titolare del progetto.

 “A tal fine  – si legge su www.serviziocivile.gov.it  l’ente pubblica sul proprio sito internet, nella sezione dedicata al “servizio civile” sulla home page, il calendario di convocazione ai colloqui almeno 10 giorni prima del loro inizio”.

In considerazione dell’emergenza sanitaria laddove non ci fossero le condizioni per svolgere le prove in presenza, sarà possibile inoltre, sostenere il colloquio in modalità on line.

I primi colloqui, riporta il web magazine Sempre News, verranno fissati a partire dal mese di marzo, al termine dei quali verranno formate le graduatorie degli idonei.

Molti ragazzi si staranno chiedendo come prepararsi al meglio per sostenere la selezione.

In aiuto viene ancora Sempre News, che suggerisce ai giovani candidati di approfondire innanzitutto la conoscenza del progetto in Italia o all’estero per il quale si è presentata domanda e di prepararsi a raccontare da dove provenga la propria motivazione personale. Non potrà poi mancare la conoscenza dei valori di base e della storia del servizio civile.

Un’altra domanda che spesso i ragazzi si pongono è cosa accada in caso si sia selezionati ma non si possa prestare servizio.

In questo caso il web magazine sottolinea due differenti ipotesi:

Nel caso in cui il giovane non entri in servizio “senza aver di fatto avviato il progetto”, si parlerà di “rinuncia”. In tal caso, nulla di grave, perché  prenderà il posto del volontario rinunciatario, il candidato idoneo ma non selezionato successivo in ordine di graduatoria.

Nel caso invece il candidato selezionato prenda servizio e successivamente lo interrompa,  il volontario non avrà più diritto al rimborso spese e non potrà più presentare domanda per i successivi bandi di servizio civile universale.

Dal “Report dati su programmi, progetti e operatori volontari nel Bando 2020” pubblicato sul sito del servizio civile universale, il 19 febbraio, si evince infine come il settore nel quale saranno impiegati più volontari sarà quello dell’assistenza con oltre 28.000 giovani coinvolti e l’ambito d’azione preferito (299 programmi e oltre 1.400 progetti) quello del “Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese”.