Il caso. La pronta accoglienza di minori in affido emergenziale. Come rendersi disponibili

La sede di Ai.Bi. – Amici dei Bambini in Lombardia è sempre alla ricerca di famiglie da formare

Una situazione particolare, nell’ambito dell’accoglienza di minori in condizione di necessità è quella della pronta accoglienza: si tratta di collocare un minore la cui situazione è sconosciuta ai Servizi sociali per la sua protezione, nell’attesa che le istituzioni facciano le opportune verifiche del caso.

Nei giorni scorsi una situazione simile è accaduta quando è giunta, agli uffici di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, una chiamata proprio per una vicenda di questo tipo. Protagonista sfortunato un bimbo di soli due mesi, bisognoso di essere accolto nel giro di 24, massimo 48 ore.

Ovviamente non è facile poter dare questo tipo di disponibilità. Anzi, spesso difficilissimo. Perché viene richiesto alle famiglie di essere pronti ad accogliere il minore praticamente subito, dalla mattina alla sera. Per lo più, peraltro, sono situazioni che riguardano bambini piccolissimi, che abbisognano di molto tempo e molte cure.

Hanno, inoltre, una famiglia di origine, dei genitori o dei parenti, che devono vedere con assiduità, per cui vanno accompagnati agli incontri in spazio neutro con una certa frequenza. Spesso la famiglia affidataria funge “da ponte” per altri progetti per cui non vede tutta la crescita del bambino accolto, ma accompagna solo per un breve tratto di vita. Seppur brevi questi affidi sono preziosissimi perché permettono al piccolo di “stare” in una famiglia accolto e amato nell’attesa di una famiglia definitiva.

La sede di Ai.Bi. – Amici dei Bambini in Lombardia, deputata a seguire questi progetti, è sempre alla ricerca di famiglie che si rendano disponibili a quest’esperienza. Chi fosse interessato può contattare la mail affido@aibi.it per partecipare al percorso formativo e diventare una famiglia di pronta accoglienza.