India: più di mezzo milione di minori abbandonati! Troppo poche le adozioni internazionali

Questo è ciò che pubblica il Business Standard, in India il maggior quotidiano di carattere economico, con l’articolo sorprendentemente sensibile e documentato di Devesh Kapur del 10 settembre scorso. “Ci sono troppo poche adozioni internazionali dall’India” titola il pezzo. L’intervento di Kapur, professore associato presso l’Università della Pennsylvania, snocciola i dati emersi dall’attività del CARA (la nuova autorità centrale indiana sulle adozioni, sottoposta al Ministero della Donna e dello Sviluppo del Bambino) dai quali risulta che la nazione India ormai privilegia l’adozione nazionale, con un rapporto di 80:20 rispetto a quella internazionale.

Kapur puntualizza l’insostenibilità della condizione in cui si trova “oltre mezzo milione di bambini indiani” orfani o abbandonati, lasciati in mezzo alla strada. In India, tra il 2007 e il 2010, sono state realizzate 12mila e più adozioni, sia nazionali che internazionali. Nel 2011, invece, 226 adozioni nazionali. Un incremento dell’adozione internazionale sarebbe, sostiene il professore, non solo nell’interesse del minore abbandonato bensì anche del Paese intero.

Più alte misure di protezione “sono cosa buona e giusta”, di sicuro, ma significano anche meno adozioni e più bambini che languiscono presso orfanotrofi, case abusive, istituti.