Infanzia, Emirati Arabi: lo Sceicco firma la legge anti-abbandono

Il servizio pubblico del nostro Paese stenta a dispiegare idee e risorse per l’infanzia in difficoltà; ci si deve consolare con le notizie del medio e lontano oriente, dove tutt’altra è la tendenza. Sua Altezza lo Sceicco Khalifa bin Zayed al Nahyan, colui che porta la carica di presidente degli Emirati Arabi Uniti, ha firmato il 27 giugno una legge federale che consentirà l’affidamento familiare dei bambini abbandonati. Una novità che vale anche per le donne single.

In ordine di promulgazione è la legge n. 1 del 2012, riferiscono fonti d’informazione come il Kaleej Times e Gulf News. Siglando questo importante passo avanti lo Sceicco attribuisce al Ministro degli Affari Sociali, Maryam Al Rumi, la competenza del reperimento di famiglie affidatarie cui spetti la cura dei bambini in questione sotto i punti di vista sociale, educativo, sanitario, psicologico. Le procedure si svolgeranno in collaborazione con il Ministero dell’Interno, le stazioni di polizia e i centri sanitari locali.

Sono già 54 i bambini in attesa di affidamento. Le coppie dovranno rispondere a requisiti ben precisi: avere compiuto i 25 anni d’età ed essere in possesso di fonti di reddito sufficienti al sostentamento dei piccoli.

Interessante notare come anche le donne single siano eleggibili per l’affido, con un unico limite: se ne parla solo dai 35 anni in su.

Del resto l’abbandono è un fenomeno in crescita negli Emirati: ne avvengono circa 50 l’anno (in media tre o quattro ogni mese) secondo i dati raccolti dalla Commissione per gli Affari Sociali del Parlamento locale. «La Commissione ha rilevato che il numero cresce di pari passo con il numero degli espatriati: più singoli entrano nel paese, più bambini abbandonati troviamo», ha spiegato il portavoce della Commissione Sultan Al Samahi.