Italia, banca dati dei minori adottabili: sarà la volta buona?

A seguito della diffida notificata al Ministero di Giustizia da parte di Ai.Bi., in cui si chiedeva, come previsto dal decreto legislativo n. 198/2009, di ottenere entro 90 giorni la creazione della banca dati dei minori adottabili e degli aspiranti genitori adottivi in Italia, è arrivata la risposta del Ministero di Giustizia.

Una risposta molto attesa in quanto il ritardo accumulato in questi anni dal Governo e’ inaccettabile. La legge 149/2001 art. 40 infatti prevedeva la banca dati come obbligatoria e lo Stato italiano è tenuto a garantire che i minori adottabili trovino una famiglia nel minor tempo possibile.

 Il Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile ha spiegato ad Ai.Bi. che il lungo tempo trascorso è essenzialmente riconducibile alle problematiche tecnico-organizzative emerse in itinere e alla insufficienza delle disponibilità finanziarie attribuite al Dicastero.

In seguito a due regolamenti del Ministero della Giustizia del 2004, ecco quanto fatto sinora:
Nel luglio 2004 sono state avviate, dalla Direzione Generale dei Sistemi Informativi (DGSIA) del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria (DOG), le procedure di gara per realizzare il nuovo sistema. Tali procedure si sono concluse all’inizio del 2006 e il 27 aprile 2006, la DGSIA ha potuto stipulare, con un raggruppamento temporaneo di imprese, il contratto per la realizzazione del sistema.

I lavori sono stati formalmente avviati il 4 luglio 2006. Le attività di analisi, di sviluppo, di codifica e di test si sono protratte fino alla seconda metà del 2009 e a novembre 2009 la banca dati è stata collaudata, con esito positivo, da un’apposita commissione ministeriale.

A partire da quella data sono state attivate, sempre da parte della DGSIA, le procedure interne inerenti la diffusione del sistema e in particolare:

invio informative ai Presidenti dei Tribunali per i minorenni;

richiesta di autorizzazione all’acquisizione automatica dei dati presenti nei registri informatizzati in uso nelle cancellerie;

individuazione del personale da abilitare all’utilizzo del nuovo sistema informatico;

organizzazione dei corsi di formazione, gli operatori delle cancellerie hanno segnalato nuove esigenze procedurali, che hanno richiesto una modifica evolutiva del sistema già collaudato.

Lo sviluppo delle nuove procedure si è concluso il 21 febbraio 2011 e l’ulteriore collaudo è terminato il 18 maggio 2011.

E’ di questi giorni, quindi, l’inizio dell’effettiva diffusione del software nei Tribunali per i minorenni e appositi gruppi di lavoro dei CISIA (Centri Interdistrettuali per i Sistemi Informativi Automatizzati), diramazioni periferiche della DGSIA, sono in procinto di provvedere all’installazione sui server distrettuali dei sistemi atti ad alimentare la banca dati in questione.

La diffusione sul territorio nazionale inizierà dalle sedi del sud Italia, già dotate degli idonei registri informatizzati reingegnerizzati SIGMA e proseguirà nelle altre sedi del centro e del nord, parallelamente alla sostituzione dei sistemi SICAM in via di dismissione.

…per alcune sedi vi sono difficoltà nelle pur necessarie implementazioni hardware, riconducibili, ancora una volta, alle carenze finanziarie di bilancio.

Il capo del dipartimento della giustizia minorile si e’impegnato a monitorare attentamente la situazione perche’ si giunga alla ’effettiva e celere attivazione della banca dati, d’intesa con il Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria da cui dipende la DGSIA, anche al fine di intervenire con la maggiore tempestività possibile laddove dovessero sorgere ulteriori problemi o ritardi”.

L’attivazione della banca ha dunque comportato attività lunghe e complesse e il grosso sembra essere stato compiuto. Che sia questa la volta buona che la banca venga davvero avviata possiamo solo sperarlo, visto che nulla e’ certo sui tempi necessari perche’ il sistema realizzato diventi operativo.