Kenya. Spicchi di speranza negli orfanotrofi grazie al sostegno a distanza

Dalla scuola al calcio, dalle visite familiari alla rinascita personale: tante piccole, grandi storie rese possibili dal progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio” in Kenya

A luglio, dopo una breve pausa per le vacanze di metà trimestre, i bambini e i ragazzi ospitati negli orfanotrofi sostenuti dal progetto Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio in Kenya sono tornati a scuola con impegno e dedizione. La seconda parte del trimestre, della durata di sole quattro settimane, sarà intensa: entro la prima settimana di agosto dovranno completare tutti gli studi previsti. Oltre all’apprendimento scolastico, continuano anche le attività co-curriculari, fondamentali per lo sviluppo integrale dei minori.

La storie dagli orfanotrofi

Tra le belle notizie, spicca quella di Emmanuel, giovane appassionato di calcio seguito dal centro Sancare. Grazie a una donazione extra, è stato iscritto a un’accademia calcistica. Ha ricevuto un nuovo completo da gioco, scarpe da calcio e anche del cibo per sostenere la sua famiglia. Anche William Kashu ha avuto un momento speciale: ha festeggiato il compleanno con i suoi fratelli, indossando abiti nuovi e condividendo una torta con gli amici.
Un pensiero particolare va a Eunice, sopravvissuta a una terribile esperienza di abuso. Questa settimana inizierà un percorso di consulenza psicologica, con l’obiettivo di supportarla nella ricostruzione della propria serenità. I suoi progressi saranno monitorati da vicino.
Sul fronte della reintegrazione familiare, nell’ambito del progetto Elektrovent, sono state effettuate visite nelle zone di Machakos e Kangundo. Una visita ha riguardato la casa dello zio di Esther, ragazza orfana, in vista di un suo possibile ritorno in famiglia. Felix Musau, invece, in famiglia è già reintegrato con successo alla fine del 2024: ora frequenta con profitto il secondo anno di scuola superiore a Dagoretti.
Altre visite familiari hanno interessato le cittadine di Chogoria e Chuka. Qui, è stato incontrato il nonno di una ragazza di nome Monica: si è detto pronto ad accoglierla nuovamente, aprendo la strada a una possibile riunificazione. Morgan, invece, oggi affidato alla zia, ha avuto la possibilità di rivedere la madre, affetta da problemi mentali. Infine, Rosemary, abbandonata quando era solo una bambina, oggi vive in un contesto indipendente: lavora in un salone di bellezza e riesce a mantenersi da sola.
Grazie al sostegno a distanza, tante storie difficili trovano spazio per rinascere.

Come partecipare al progetto “Sostieni a distanza i bambini di un orfanotrofio” in Kenya?

Con meno di un euro al giorno puoi garantire agli attuali 140 bambini dell’orfanotrofio Shelter Children’s Home e a quanti altri riusciremo ad accogliere grazie al tuo aiuto, pasti regolari, medicine, la possibilità di andare a scuola e una vita un po’ più simile a quella di “tutti gli altri” bambini del mondo. Potrai ricevere periodiche notizie e informazioni su di loro e sui loro progressi.

E ricorda: come ogni donazione, anche le Adozioni a Distanza di Ai.Bi. godono delle seguenti agevolazioni fiscali.
Questo progetto fa parte della campagna Emergenza Abbandono in Africa.