L’Aja, 17-25 giugno: summit dell’adozione internazionale

netherlands-the-hagueUn programma di otto giorni intensi e scanditi dalla discussione di questioni cruciali per il futuro delle adozioni internazionali: è quello che si tiene dal 17 al 25 giugno al Palais de la Paix de L’Aja, dove si è riunita una Commissione Speciale alla quale partecipano i rappresentanti di più di 80 Paesi e di 14 Organizzazioni internazionali.

Obiettivo della Commissione Speciale sarà quello di esaminare il funzionamento della Convenzione dell’Aja del 1993 – principale strumento di tutela dei diritti dei minori adottabili e degli aspiranti genitori adottivi – partendo dalle Guida alle buone prassi nell’applicazione della Convenzione.

Il dibattito del primo giorno, giovedì 17 giugno, sarà dedicato a un tema spinoso, rispetto al quale i rappresentanti di Paesi e Organizzazioni dovranno trovare un piano di interventi comune: i casi in cui la tratta e il rapimento di minori vengono mascherati come adozioni internazionali. Un’analisi della situazione dei bambini e adolescenti a rischio di tratta sarà presentata da Jennifer Degeling (Segretario del Bureau Permanent de l’Aja) nell’ambito delle politiche promosse dalla Conferenza de l’Aja per combattere il fenomeno; Benyam Meznur (docente di Diritto etiope) interverrà per presentare lo scenario della tratta dei bambini africani.

Nei giorni successivi si andrà a valutare il funzionamento della Convenzione de l’Aja, con particolare attenzione alle tendenze e alle prospettive dell’adozione internazionale. Sussidiarietà, adottabilità del minore, consenso all’adozione dei genitori naturali, preparazione dei genitori adottivi, aspetti economici legati all’adozione internazionale: sono questi i principi che garantiscono una corretta applicazione della Convenzione de l’Aja che verranno discussi dai rappresentanti dei Paesi e delle Organizzazioni.

Dagli aspetti più teorici della Convenzione de l’Aja si passerà a una sessione in cui si prenderà spunto dalla prassi per tirare le somme sulle strategie da applicare nei Paesi di origine e di accoglienza dei minori adottati. Partendo dall’esempio dei programmi per l’infanzia post-tsunami e post-terremoto di Haiti, si andranno a individuare piani di intervento coordinati a sostegno dei Paesi colpiti da catastrofi naturali. Altro tema affrontato sarà quello dei programmi da realizzare con i Paesi di origine che non hanno ratificato la Convenzione de l’Aja ma con i quali si svolgono le adozioni internazionali. Si parlerà poi dei programmi di assistenza tecnica e i progetti di formazione da promuovere per far sì che i Paesi di recente adesione della Convenzione de l’Aja abbiano tutti gli strumenti per potere attuare i principi in essa stabiliti.

A chiusura del programma, venerdì 25 giugno, sarà organizzata una conferenza stampa al Palais de la Paix.