La ricetta di Draghi: “Questo è un anno in cui non si chiedono soldi ai cittadini, si danno!”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sostegni: una “riposta alla povertà” lo ha definito lo stesso premier. Aiuti immediati alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese in difficoltà

32 miliardi di euro, è questa la cifra messa in campo da Mario Draghi nel Decreto legge approvato dal consiglio dei ministri nella giornata di venerdì 19 marzo. I soldi arriveranno nei prossimi mesi, a partire dagli 11 già previsti per aprile. L’impostazione generale delle, misure, infatti, è improntata a dare un aiuto immediato e concreto ad aziende, lavoratori e cittadini duramente colpiti dal protrarsi delle misure di restrizione e dalla stagnazione economica dovuta alla pandemia.
Un decreto “in risposta alla povertà”, lo ha definito Draghi in conferenza stampa, che prevede uno scostamento di bilancio di 32 miliardi ma che non è che “un primo passo”, al quale, ha continuato il Presidente del Consiglio, ne seguirà “un secondo, assolutamente necessario

Le principali misure del Decreto Sostegni

Per i lavoratori, è stata prorogata fino a fine anno la cassa integrazione in deroga (quella richiedibile da qualsiasi tipo di azienda, indipendentemente dal numero dei dipendenti), mentre per la cassa integrazione ordinaria il limite è stato spostato al 30 giugno. Posticipato fino alla stessa data anche il blocco dei licenziamenti (fino al 31 ottobre, invece, per chi richiede la cassa integrazione in deroga)

Cancellazione multe

Tra le misure più attee e discusse c’è la cancellazione delle cartelle esattoriali. Il Decreto la conferma, anche se rimodulando le modalità rispetto a quanto anticipato nei giorni scorsi: lo stralcio riguarda il periodo 2000 – 2010 (non fino al 2015, quindi), per importi non superiori a 5 mila euro e solo per chi ha redditi inferiori a 30 mila euro lordi l’anno. Un sostanziale “condono”, come ammesso da Draghi, che ha creato qualche attrito tra i vari partiti, ma, alla fine, confermato perché, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa, non si tratta di un “regalo ai furbetti” ma un modo per provare a far funzionare lo stato, evidenziando quello che è un suo fallimento (la mancata riscossione)”

Fondi per le aziende

A sostegno delle aziende, già dal mese di aprile saranno messi a disposizione 11 miliardi di euro a fondo perduto, erogati attraverso una nuova piattaforma predisposta dalla Agenzia delle Entrate. Per richiedere l’accesso ai fondi verrà considerata la perdita media mensile di fatturato tra 2019 e 2020. L’indennizzo prevede la suddivisione in 5 fasce in base al fatturato globale dell’azienda.
Rifinanziato con 1,5 miliardi il fondo per la riduzione o la cancellazione dei contributi da versare per i lavoratori autonomi, anche in questo caso modulato a seconda delle fasce di reddito.

5 i miliardi destinati alla sanità, di cui 2,1 per l’acquisto dei vaccini.
700 milioni di euro, invece, vanno alle aziende del settore turistico sciistico, mentre ulteriori fondi sono previsti per le realtà del mondo dello spettacolo, degli eventi, della pesca e l’agricoltura.

Proroga, infine, anche per il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza.