La spendig review è legge. Tabò (CSVnet): “ridimensionati i danni per il terzo settore”

La Camera dei Deputati, nella seduta di ieri 7 Agosto, ha approvato il decreto legge sulla Spending Review.

“Occorre ringraziare con convinzione chi, nel Parlamento e nello stesso Governo, si è speso per modificare le norme riguardanti il volontariato e il terzo settore contenute nella prima formulazione della Spending Review” – commenta Stefano Tabò, il Presidente di CSVnet – Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato.

“Potevamo assistere ad un vero salto all’indietro della pratica giuridica e della cultura istituzionale del nostro Paese. Il danno è stato ridimensionato. Le preoccupazioni, inevitabilmente, non sono del tutto evaporate. Occorre però un cambiamento culturale.

Il mantenimento dell’Osservatorio del Volontariato, al pari di quello dell’Associazionismo, è stata un’acquisizione importante. Le Organizzazioni di Volontariato hanno ribadito, nei pronunciamenti di questi giorni, la volontà di rafforzare la loro coesione nelle prassi e negli strumenti di rappresentanza, sia a livello nazionale sia nei diversi territori.

I Centri di Servizio per il Volontariato – conclude Tabò – colgono da tale apprezzabile segnale l’impulso per continuare ad essere un supporto attento e sensibile, anche sotto questo delicato aspetto. La VI Conferenza Nazionale del Volontariato, prevista in autunno a L’Aquila, è una immediata opportunità”.

Soddisfazione anche da parte di Giuseppe Guerini, Presidente di Federsolidarietà Confcooperative. «Esprimiamo soddisfazione per l’emendamento approvato al Senato e relativo all’istituzione del Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati».

«Il Fondo di 5 milioni di euro, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – aggiunge Guerini – sarà utilizzato per la copertura dei costi sostenuti dagli enti locali per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Era un provvedimento atteso dalle tante cooperative sociali impegnate nel combattere pericolose sacche di emarginazione nel paese».

«L’importanza dell’emendamento – conclude Guerini – sta nel far salve quelle norme che evitano una grave ricaduta sociale. Mette, infatti, al riparo le convenzioni tra enti locali e cooperative sociali che impiegano persone svantaggiate nello svolgimento di attività di interesse pubblico».