La Spiritualità dell’adozione: «Il luogo dove incontrerò mio figlio»

È possibile conoscere il luogo dove incontrerò mio figlio adottivo? Ma come è possibile incontrarlo prima di averlo conosciuto? La spiritualità dell’adozione, attraverso la contemplazione della Parola di Dio nell’ascolto del grido dell’abbandono, ci indica cammini e prospettive a volte inimaginabili.

Questo sabato, nel tradizionale appuntamento del Rosario mensile in cui le famiglie adottive e affidatarie de “La pietra scartata”, la Comunità familiare che anima la spiritualità di Amici dei Bambini, recitano per i bambini abbandonati, proponiamo una riflessione di Sara, novella madre adottiva, che ci proietta in una sorprendente realtà.

Il rosario è preceduto da un breve commento sul Vangelo di Marco e contemplato con riferimento alla spiritualità dell’adozione.

Dal vangelo di Marco (Mc 6, 30 – 32)

«Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”.

Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte».

Commento

È veramente affannosa la strada che porta all’incontro con un figlio adottivo. Non è nemmeno una corsa ad ostacoli – sarebbe troppo veloce – ma un lento cammino, contrassegnato dalla fatica di un passo dopo l’altro, per percorrere il quale è necessario impiegare ogni energia, fisica e morale.

Da un lato la tentazione di mollare tutto, specialmente quando la dignità di una persona viene scossa nell’intimo più profondo (“perchè volete adottare un bambino?”), dall’altro la tenacia di voler dare un significato nuovo ed eterno ad una storia di amore.

Di affanno in affanno, trascorrono i mesi, gli anni… «Venite in disparte, in un luogo deserto, e riposatevi un po’».

Sara, quel luogo, l’ha trovato nel suo cuore: «Ma, dopo esser caduta e aver toccato il fondo, arrabbiata e delusa, ecco che Dio si fa spazio nel buio che mi ero dipinta attorno e, per misericordia, mi raggiunge».

Ora Sara comprende di essere protagonista di un grande progetto nel quale «Dio, piano piano, delinea il profilo di un figlio… in un modo davvero originale » e alla fine del cammino, Sara innalza il suo canto di amoreDio mi ha permesso di sfiorare il senso dell’eternità: da ora e per sempre io e Lui, madre e Figlio!».

 

Preghiamo
Nel primo mistero preghiamo per le coppie che hanno iniziato il cammino dell’adozione perchè possano continuare lungo questa strada con tenacia, speranza e fiducia;

Nel secondo mistero preghiamo per tutti coloro che, per professione o per missione, sono chiamati ad accompagnare le coppie adottive, perchè sappiano infondere nei futuri genitori la forza della speranza;

Nel terzo mistero preghiamo per i sacerdoti, i missionari e i padri spirituali perchè possano far scoprire a chi intende adottare un figlio, il “luogo deserto” della preghiera;

Nel quarto mistero preghiamo per coloro che in questo momento sono chiamati a decidere se accogliere o meno un bambino come loro figlio, perchè sappiano “ritirarsi” nel luogo del loro cuore;

Nel quinto mistero preghiamo Gesù Abbandonato perchè possa far sentire il grido dei bambini abbandonati nel cuore di tutti coloro che vogliono un figlio.