La spugna errante di Lampedusa

marzia-bam1Lampedusa…  Da quando ho intrecciato la mia vita alla tua sugli scogli della porta d’Europa, mi sento come le bellissime spugne che tu offri al mondo. Attaccate al fondo del mare, poi raccolte, essiccate, lavorate. Gialle con tante forme e occhi, bizzarre e quasi coralline nel loro estro, le spugne di Lampedusa abitano molte case, raccolgono acqua e la restituiscono con parsimonia al corpo.  Non sono più andata via, nonostante la partenza. Al ritorno da quel tre ottobre  ho rasato i capelli a zero per testimoniare la forza e il riscatto della vita attraverso una possibilità: l’accoglienza a misura D’UOMO, con un volto di famiglia, un piatto caldo e sorrisi.

Ho accettato il compito che mi hai assegnato come un sigillo, di fare da trait d’union tra il mare, la terra e il cielo, passando per i palazzi della politica, per ottenere un vero e proprio sostegno che sia a distanza zero e che si tramuti in reciprocità e relazione. Siamo dentro e sotto i barconi e affondiamo, navighiamo, annaspiamo.. terra! Terra!!! il Vice Ministro Pistelli, all’evento conclusivo del semestre europeo promosso da Concord Italia e dalla società civile, parlando degli obiettivi post semestre, utilizzava una metafora balistica per dire che occorre in movimento colpire più bersagli. In quella sede durante il dibattito ho voluto portare la voce delle persone e delle famiglie che stanno onorando e accogliendo, i  morti, troppi – e i vivi, tanti: con l’auspicio che venga superato finalmente l’attuale sistema dei centri di accoglienza per una nuova visione con nuovi strumenti possibili, che tengano conto anche delle esigenze degli abitanti dell’isola, che tutti i giorni abitano questo passaggio, con la rabbia dell’impotenza ma anche con il coraggio del riscatto. Con Concord Italia abbiamo contribuito a scrivere due pagine importanti sull’accoglienza, al festival di Sabir con il documento “Migrazione e Sviluppo” e sulla new narrative del Mediterraneo, dando in entrambi i casi, tra i temi della mobilità, della portabilità dei diritti, della partecipazione, della coerenza delle politiche, della salute… dignità al “family to family approach” e all’accoglienza familiare dei minori stranieri non accompagnati. Lampedusa parlo a te e a me e a quanti come noi fanno politica attraverso le cose piccole, quelle su cui non viene misurato il Pil ma che costituiscono il benessere di una società.

La politica è la più alta forma di Carità. Lo dice Francesco e lo insegna la dottrina sociale della Chiesa. Ora è il momento di tradurre questo nostro essere politici non solo in azioni ma anche in una capacità concreta di comunicare tali azioni e di renderle fruibili, positive e di esempio. E torniamo quindi alla narrativa. È importante avere una rappresentazione forte di chi siamo e dove stiamo andando. Il tema della migrazione pone la questione dell’accoglienza  come compito mondiale. Essere consapevoli della responsabilità che questo comporta significa anche avere quell’umiltà e quel sorriso dell’anima che ci porta a ricevere e a donare talenti. Penso alla famosa danza dell’eco  nel film “la foresta dei pugnali volanti”. Siamo come tanti fagioli sparsi e lanciati per il mondo … a ognuno di noi spetta la capacità di farsi cogliere dalla bellezza posta al centro della nostra vita e contemporaneamente essere protagonisti attivi, capaci di cogliere i segnali che ci vengono dalle periferie, per fare di essi sintesi di bellezza e obiettivo comune.

Perché di te Lampedusa io possa portare la vita degli isolani, la sua difficoltà ma anche la sua meraviglia, confido in te. Io con te mi impegno a portare la bellezza dell’Italia con una messaggeria tutta speciale, partendo con una cartolina per te, giuntami qualche giorno fa dal Carnevale di Venezia da dove la Collega Alice Paolin di Mestre mi presenta  Kamil “ciao aquilana di Roma. A me mi riconosci, lui è Kamil. Insieme andiamo per le scuole di Venezia, grazie al progetto del Comune che si chiama  “CONTATTO” e raccontiamo come il bene dell’accoglienza vince! Ci stiamo divertendo un sacco. Evvivaaaa! Un bacio alle colleghe siciliane Veronica e Dinah”. A presto Lampedusa, dalla tua spugna errante

 

Marzia Masiello

Inviata da Lampedusa in Italia

 

In questo particolare momento di emergenza, chiediamo ai nostri sostenitori e ai nostri lettori di aderire alla nostra campagna “Bambini in alto mare”, attivando un Sostegno a Distanza per garantire la giusta accoglienza di queste persone che scappano dalle minacce che scaturiscono dalle guerre presenti nei loro territori.