Mancata ratifica Convenzione Aja: perché l’Italia ha paura della kafala?

MaroccoCosa si nasconde dietro la decisione del Governo italiano di non ratificare la Convezione de L’Aja per la protezione dei minori?

Una risposta ufficiale non è stata comunicata, però si può leggere la precisa volontà del nostro Governo di non riconoscere la kafala, ovvero la più alta forma di tutela per i bambini provenienti dal Nord Africa. La Convenzione, infatti, è uno strumento che tenta di colmare una volta per tutte una grave lacuna nei diritti dei minori attraverso il riconoscimento della kafala. (articolo 3 – le misure previste possono vertere sul collocamento del minore in una famiglia di accoglienza o in un istituto, o la sua assistenza legale tramite kafala o istituto analogo.)

Con la ratifica della Convezione le istituzioni europee hanno quindi sollecitato i Paesi membri a seguire l’esempio di Belgio, Spagna e Germania che da tempo hanno riconosciuto la kafala all’interno del loro ordinamento. Il Marocco figura tra gli stati che hanno già ratificato la Convezione e ciò permetterebbe, una volta applicato questo trattato, di creare finalmente una procedura di consultazione tra l’autorità marocchina e quella del Paese in cui il minore marocchino in kafala andrà a vivere. La creazione di questo spazio giuridico comune garantirà alle decisioni in materia minorile un riconoscimento il più possibile uniforme nei vari Stati, con il superamento del limite territoriale dello Stato in cui il provvedimento è stato emesso.

Perché quindi l’Italia non vuole ratificare una Convenzione che permetterebbe di dare riconoscimento una volta per tutte alla kafala?

Una risposta si potrebbe trovare nella mancanza di conoscenze adeguate su questo importante strumento per i diritti dell’infanzia.

Solo  supposizioni, dato che il nostro Governo non ha comunicato una posizione ufficiale.