Migranti. Campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene”: raccolta firme per legge popolare che supera la Bossi-Fini

migranti-42Una proposta di legge di iniziativa popolare, con una campagna nazionale “Ero straniero” che coinvolge forze di ispirazione religiosa, laica, liberale, per abolire e superare la legge Bossi-Fini e introdurre canali regolari di ingresso per i lavoratori stranieri, un permesso di soggiorno “per comprovata integrazione”, il diritto di voto e ad essere eletti alla amministrative per chi ha un permesso di soggiorno di lungo periodo, e l’abolizione del reato di clandestinità.

Siamo fortunatamente tantissimi, dai rappresentanti del Terzo settore ai sindaci – dice Emma Bonino, che con Radicali italiani è capofila della campagna ‘Ero straniero’ – L’umanità che fa bene’, presentata lo scorso 14 aprile in conferenza stampa in Senato a Roma – Abbiamo scelto lo strumento dell’iniziativa popolare, e di non affidarla a volenterosi parlamentari, per fare una campagna e raccogliere tante firme“.

Ero straniero – L’umanità che fa bene è promossa da: Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD, con il sostegno di numerosi sindaci e organizzazioni impegnate sul fronte dell’immigrazione, tra cui Caritas Italiana e Fondazione Migrantes.

Da ieri la legge è stata depositata in Cassazione per incardinare la procedura di iniziativa popolare. Sono cinquantamila le firme di cittadini italiani da raccogliere in sei mesi per sottoporre la legge all’attenzione del Parlamento.

Notizie, informazioni, aggiornamenti sulla campagna sono disponibili sulla pagina Facebook.

Ulteriori informazioni sono disponibili sulla sezione del sito della Casa della carità dedicata alla campagna: erostraniero.casadellacarita.org.  L’hashtag della campagna è #EroStraniero.

La proposta di legge si propone come una nuova legge quadro sull’immigrazione e si sviluppa sui principi di “accoglienza, lavoro, integrazione, diritti“. Chiede di introdurre il permesso di soggiorno temporaneo di 12 mesi per facilitare l’incontro tra lavoratori stranieri e datori di lavoro italiani; la reintroduzione del sistema dello sponsor, previsto dalla Turco-Napolitano; un permesso di soggiorno per le persone che hanno saputo integrarsi, hanno comprovati legami familiari o assenza di legami nei paesi di origine. Tra le altre misure, sul piano delle misure di welfare, la piena equiparazione per il diritto alla salute, la garanzia di conservare tutti i diritti pensionistici in caso di rimpatrio volontario.