Milano, Forum SaD: il sostegno a distanza non è una raccolta fondi!

Si avvicina il Forum della Cooperazione di Milano (1 e 2 ottobre), e anche il Sostegno a Distanza trova qualcosa da dire. Radunate oggi presso l’Acquario Civico di Milano, le forze del SaD si sono date appuntamento alle ore 11:00 per uno spazio di dibattito e ispirato al tema Il Sostegno a Distanza, fattore chiave di cooperazione allo sviluppo.

Presenti diverse realtà associative organizzazioni impegnate sul versante del Sostegno a Distanza: del ForumSad, hanno partecipato Coopi, Vispe, La Gabbianella, Fratelli Dimenticati, L’Albero della Vita. Sono intervenuti anche il CIAI, membro del CoreSaD, e l’ente autorizzato CIFA Onlus. Da sottolineare il contributo de La Gabbianella, che ha chiesto “dignità al Sostegno a Distanza affinché diventi vera e propria cooperazione internazionale, non uno strumento di serie B”. Non passa inosservata anche la dichiarazione di Coopi, che ribadisce “l’importanza di linee guida sulle quali valutare le strutture e i progetti di sostegno a distanza in loco nel Paese, e non solo quelli in Italia”.

Apprezzato l’ intervento di Ai.Bi. che ha messo in chiaro gli aspetti imprescindibili di questa forma di solidarietà, prima fra tutte nella capacità di fare “relazione”. Cristiano Campari dell’area Gestione Sostenitori a Distanza di Ai.Bi. ha espresso il bisogno di futuro che si è fatto strada in questa forma di aiuto e di reciproco dono, bisogno al quale l’Associazione ha dato risposta ideando e lanciando a settembre 2012 un’originale modalità di sostegno. È il Sostegno Senza Distanza, un impegno tra sostenitore e beneficiario capace di annullare le lontananze e di stringere sempre di più la relazione tra il bambino sostenuto e chi lo sostiene.

L’etica del SaD – ha ribadito Campari – è creare vicinanza tra il Sud e il Nord del mondo. È far respirare al minore abbandonato il profumo di una famiglia, permettendogli di recuperare autostima e progettualità di vita. Proprio per questo la nostra Associazione ha voluto cancellare persino il concetto di distanza; e proprio per questo siamo qui a dire no ad ogni forma di sfruttamento del sostegno a distanza e no ad ogni strumento pubblicitario impiegato per fare cassa su ciò che, invece, non deve perdere la sua capacità originaria di mettere in relazione”.

Non manca la denuncia. Il Forum è stato occasione, per Ai.Bi., di ribadire il no al SaD come “detersivo per le coscienze”. Troppe organizzazioni hanno preso la piega di utilizzare il SaD come operazione di raccolta fondi, aprendo sedi in Italia dedite esclusivamente al rastrellamento di sostenitori e facendo leva su investimenti pubblicitari sempre più ingenti: spot, reclame e messaggi promozionali sugli spazi acquistati da radio, televisioni e quotidiani.

È stato proposto di far pervenire i contributi emersi a Stefano Zamagni, economista ed ex presidente dell’Agenzia per il Terzo Settore, che interverrà nel Forum di Milano dell’1 e 2 ottobre, affinché li integri nel suo discorso.