Milano. Il Forum Terzo Settore della Lombardia lancia un fondo di solidarietà per una vera accoglienza

cascina triulzaIn queste settimane Milano, la Lombardia e l’intero Paese vivono una evidente contraddizione: sono capaci di accogliere decine di migliaia di persone a Expo 2015, ma vanno in crisi se devono rispondere alla richiesta di aiuto di qualche centinaio di persone alla Stazione Centrale. Per risolvere questa situazione paradossale, il Forum del Terzo Settore della Lombardia scende in campo in prima persona e, insieme ad altre organizzazioni del sociale e del Comune di Milano, lancia un appello alle istituzioni pubbliche, alle imprese e ai cittadini per dar vita un “Patto di solidarietà” con cui affrontare l’emergenza accoglienza.

I contenuti di questo appello verranno presentati venerdì 26 giugno, alle ore 13 e 40, presso il padiglione della Società Civile di Expo 2015 a Cascina Triulza. Nel corso della conferenza stampa interverranno gli assessori comunali Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino, il presidente di Fondazione Triulza e portavoce del Forum Terzo Settore Lombardia Sergio Silvotti e il presidente della Fondazione “Casa della carità” don Virginio Colmegna.

L’obiettivo è la creazione di un fondo di solidarietà amministrato da personalità indipendenti e depositato presso Banca Etica a sostegno dei costi di una prima accoglienza dignitosa. Gli enti promotori chiedono a tutti di contribuire alla costituzione di questo fondo, in modo da sostenere i tanti soggetti già impegnati a offrire accoglienza a chi ne ha bisogno.

“Il movimento di donne e uomini che sono cacciati dalla loro terra per cercare altrove un futuro migliore – si legge nell’appello del Forum – non è un accidente momentaneo, ma un aspetto strutturale del cambiamento globale che stiamo vivendo”. Si tratta quindi di una fase da governare con sapienza, equilibrio e competenza: una trasformazione che attraversa la storia attuale dei popoli, delle nazioni, del mondo.

“Alle istituzioni pubbliche – scrive ancora il Forum Terzo Settore – spetta il compito di mettere in atto le politiche attraverso le quali affrontare le conseguenze del cambiamento; cittadini, imprese, organizzazioni della società civile stanno già operando e continueranno a farlo per dare una risposta civile a chi oggi bussa alla nostra porta”. Un impegno che va sostenuto, assumendoci la responsabilità di un futuro che dovrà essere all’insegna di un mondo accogliente che tutti noi dobbiamo contribuire a costruire.