Milano. Il miracolo di una “pagella…che scotta”

pagellaIl giudizio degli altri è quello che tutti più o meno temiamo. Soprattutto se gli altri sono la propria mamma che non si vuole deludere. Uno dei primi banchi di “prova” per i bambini sono le pagelle scolastiche che con qualche timore viene messa nelle mani degli adulti in attesa e nella speranza di ricevere quella carezza di gratificazione finale.

Anche per i bambini delle comunità mamma-bambino di Ai.Bi. è arrivato il momento delle pagelle e per molti di loro, l’anno appena trascorso è stato più impegnativo degli altri. Perché non si tratta solo di portare “buoni voti” ma anche di superare limiti e difficoltà relazionali dovuti a un recente passato fatto di difficoltà e a volte anche violenze fisiche e psicologiche: ferite da curare con il tempo e con l’aiuto della propria mamma e delle educatrici delle comunità mamma-bambino di Amici dei Bambini.

A Mamma Gio una semplice pagella scolastica ha fatto capire quanto sia orgogliosa e fiera di suo figlio e che gli sarà vicino durante tutto il cammino futuro. Anche questi sono piccoli miracoli che le pagelle possono fare.

È a queste mamme e bambini che Ai.Bi. cerca di dare un contributo tramite la Campagna Fame di mamma. Un’iniziativa di sostegno a distanza, attivata per supportare tutte le strutture di accoglienza finalizzate a prevenire, superare l’abbandono dei bambini sul territorio e soprattutto (come in questo caso) rafforzare il “cordone” tra le mamme e i loro figli.

Ecco il racconto di una delle educatrici di Ai.Bi. “Una pagella…che scotta”

Cari lettori,

come ben sapete la scuola è finita e il tempo di tirare le somme è arrivato.

Già, a partire da quando si è bambini il momento del giudizio e della riflessione su come si ha lavorato sono momenti fondamentali e inevitabili.

Un riassunto dell’anno appena trascorso. Un momento in cui si sintetizza il bene e il male che si è fatto. Una riflessione per sé, per fermarsi un momento a capire come abbiamo lavorato, dove possiamo migliorare, dove lavorare ancora sodo e quali sono i punti di forza su cui puntare.

È un momento molto importante per la crescita di ognuno di noi, che costringe a fare sempre meglio e a migliorarsi continuamente. Ma è anche un momento di soddisfazione per i meriti ottenuti e riconosciuti. Le soddisfazioni scolastiche, come quelle lavorative aiutano a crescere sempre di più e a migliorarsi ancora, e danno quella spinta di coraggio e fiducia in sé e nelle proprie capacità.

Tutto questo avviene anche nel fatidico momento delle pagelle. Momento molto temuto da grandi e piccini.

Il momento della pagella, per i più piccoli è ancora più forte. Già, perché tutte quelle emozioni e quegli stati d’animo descritti nelle righe sopra si riflettono sulle emozioni che vivono i genitori. Si vive la paura del giudizio del genitore e l’ansia del dover rendere conto a qualcun altro dei risultati ottenuti. Sono molto descrittivi gli sguardi dei bambini che guardano i genitori mentre questi ultimi stanno leggendo le loro pagelle. Sono sguardi pieni di tensione e di speranza. Sperano che i genitori apprezzino il loro duro lavoro e valorizzino quanto lavoro hanno fatto. È un momento quasi sacro per loro. È la consegna di loro stessi, di quello che sono stati durante un anno e del loro lavoro. È consegnare se stessi nelle mani di un altro e sperare che l’altro veda in una pagella le fatiche, i sacrifici e la crescita avuta in un anno.

Anche per il nostro Pietro (nome di fantasia ndr) questo momento così importante è arrivato, e come tutti i bambini, anche lui era pieno di mille emozioni.

Anche Pietro guardava la mamma mentre leggeva la pagella con uno sguardo che traboccava stati d’animo, che andavano dalla tensione alla paura, dalla soddisfazione al desiderio di un sorriso di mamma Gio.

Mamma Gio, come tante mamme, a fine lettura ha regalato il tanto atteso e desiderato sorriso a Pietro, e si è complimentata per i bei voti ottenuti.

Poi però hanno discusso a lungo del giudizio finale che faceva trasparire un comportamento di Pietro un po’ troppo agitato e irruento.

Hanno parlato a lungo, condividendo tra loro tutto ciò che sono loro, con i loro limiti e le loro qualità.

Mamma Gio ha fatto capire a suo figlio di quanto sia orgogliosa e fiera e allo stesso tempo lo ha aiutato a prendere sul serio un lavoro sul suo comportamento, promettendogli che le sarà vicina durante tutto questo cammino.

Anche questi sono piccoli miracoli che le pagelle possono fare.

La bellezza di questa piccola storia è che mamma Gio non si è limitata a dare un giudizio, ma ha accompagnato il figlio in un giudizio che potesse essere davvero suo, e gli sta facendo compagnia nella sua crescita e nel suo diventare uomo.