Monza. Bimba nata da poche ore abbandonata sul cofano di un auto vicino all’ospedale San Gerardo

La neonata adagiata all’interno di una scatola, appoggiata sul cofano di un’autovettura è stata trovata da un’infermiera che si stava recando a lavoro. La piccola sta bene

Ancora un caso di abbandono che cela dietro di sé storie di solitudine, povertà, fatica, che non conosciamo, si è consumata sul finire di questa calda estate.

Una neonata adagiata all’interno di una scatola, appoggiata sul cofano di un’autovettura è stata trovata da un’infermiera, nel parcheggio dell’ospedale San Gerardo di Monza.

A rendere noto l’accaduto è l’agenzia di stampa Ansa.

La donna, che poco dopo le 5.00 di questa mattina, 30 agosto, si stava recando a lavoro, ha avvertito alcuni vagiti, trovandosi di fronte ad una neonata dai tratti ispanici, avvolta in una copertina, venuta alla luce solo poche ore prima.

Il pronto soccorso pediatrico si è subito preso cura della bimba, che gode di buone condizioni di salute. Sono partite anche le indagini da parte degli agenti della Questura di Monza per tentare di rintracciare la madre della bimba.

Culle per la vita e parto in anonimato: due atti di amore per salvare una piccola vita

La piccola Angela (nome di fantasia) è solo l’ultima di tante piccole vite abbandonate pochi attimi dopo essere venute al mondo.

Non conosciamo cosa abbia condotto la madre di questa bambina ad una scelta così dolorosa, quale sofferenza, l’abbia portata a lasciare la sua piccola nei pressi di un ospedale.

In Italia, le mamme che non possano prendersi cura del proprio bambino, hanno la possibilità di partorire in totale anonimato in ospedale, o di lasciare il piccolo, sempre in totale anonimato e in tutta sicurezza, in una delle 60 culle per la vita presenti in tutto il Paese. un elenco è disponibile a questo link.

Secondo alcuni dati forniti dalla Società italiana di Neonatologia e risalenti al 2012, i bimbi abbandonati nel nostro Paese sono circa 3 mila ogni anno. Secondo alcuni dati più recenti, pubblicati dal Corriere della Sera, nel 2020, in tutta la Lombardia i piccoli abbandonati nei nidi degli ospedali sono stati 55. Nel 2019 erano 41 e nel 2018 40.

Culla per la vita. Come funziona?

Premendo un pulsante è possibile far aprire la nicchia, depositare il neonato e allontanarsi senza essere inquadrati dalle telecamere. Queste, infatti, rilevano solo la presenza del neonato all’interno del vano e, attraverso un sensore, segnalano la presenza del bambino al personale sanitario. Oltre a garantire l’anonimato di chi vi lascia i neonati, la culla per la vita è dotata di una serie di dispositivi – riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo 24 ore su 24 e rete con il servizio di soccorso medico – che permettono il pronto intervento per la salvaguardia del bambino. Maggiori informazioni QUI

Solo pochi anni fa, una Culla per la Vita, a Bari ha salvato il piccolo Luigi QUI  Ai.Bi. nel 2015 ha inaugurato a Pedriano, (nella periferia sud di Milano)la culla per la vita denominata la Chioccia”.