“Il Natale arriva sempre!”. Insieme continuiamo dai bambini

La lettera di auguri del presidente di Ai.Bi, Marco Griffini. “Nonostante mille difficoltà e sacrifici, anche in questo 2020, Ai.Bi. è rimasta al fianco dei bambini che soffrono. Grazie ai nostri sostenitori e amici”

Cari amici, ci siamo. È finalmente arrivato il giorno tanto atteso… Certo, sarebbe ipocrita, in questo 2020, scrivervi per augurarvi come ogni anno un felice Natale…

Non dobbiamo prenderci in giro: per molti di noi, questa ricorrenza, felice non lo sarà. L’anno che ci lasciamo alle spalle sarà certamente ricordato come uno dei più duri, se non il più duro, nella storia recente del nostro Paese. La pandemia che, dal mese di febbraio, accompagna le famiglie italiane, ha provocato per tutti innumerevoli difficoltà, sofferenze, fatiche. Molti di noi si sono trovati a non poter svolgere la propria attività professionale. Altri hanno perduto il proprio lavoro. Infine, nei casi peggiori, qualcuno ha dovuto anche dire addio a una persona cara, spesso senza poterla salutare o abbracciare per un’ultima volta…

Questa situazione, se da un lato ha colpito pesantemente tutti, indistintamente, dall’altro, però, ha arrecato ancora più sofferenza a chi è più fragile. A quelli che pagano, troppo spesso, per colpe o responsabilità non loro o che si trovano a subire, senza poter reagire, le difficoltà dei propri genitori, della propria famiglia. Quando hanno la fortuna di averne una. Sto parlando, naturalmente, dei bambini e degli adolescenti.

Nonostante mille difficoltà e altrettanti sacrifici, Ai.Bi., fedele alla sua missione di accoglienza, è rimasta al loro fianco e vicina ai più fragili: minori privi di ogni sostegno familiare, accolti soli o insieme alle loro madri nelle nostre comunità di accoglienza in Italia, abbandonati negli istituti africani e sudamericani o sfollati costretti a vivere all’addiaccio, insieme ai familiari sopravvissuti alla guerra, nella Siria nord-occidentale.

Insieme ai nostri preziosi sostenitori, siamo rimasti vicini ai bambini e agli adolescenti più a rischio e abbiamo potuto supportare le famiglie che, non potendo contare su servizi di sostegno, si sono ritrovate a fronteggiare da sole l’isolamento e le sue terribili conseguenze. Lo abbiamo fatto mantenendo aperte in Italia le porte dei nostri Centri Servizi alla Famiglia “Pan Di Zucchero” per offrire gratuitamente spazi di socializzazione, supporto psicologico ed educativo a quanti rischiano di rimanere indietro e sostegno materiale alle famiglie che si sono ritrovate improvvisamente senza reddito; lo abbiamo fatto garantendo l’accoglienza nelle nostre comunità e alloggi a Milano, Brescia e Cremona agli adolescenti senza riferimenti familiari e ai bambini che hanno bisogno di un luogo sicuro dove crescere insieme alle loro mamme; lo abbiamo fatto, infine, assicurando continuità agli interventi umanitari negli istituti dell’Est Europa, Africa e Sud America e nei campi sfollati della Siria, per garantire, a chi non li ha: cibo, acqua, cure mediche, ma anche il diritto allo studio e a un’infanzia quasi sempre negata.

Tutto questo lo abbiamo fatto grazie a chi, facendo sacrifici importanti, anche in un momento terribile, non è venuto meno alla propria chiamata all’accoglienza, all’amore e alla solidarietà.

Per questo, ancora una volta, vi chiedo, proprio in virtù del momento complesso che stiamo vivendo, di aiutarci a rimanere al fianco dei bambini abbandonati o in difficoltà familiare.

Sono loro, questo Natale, a chiederci il dono più importante. Non lasciamoli soli. E allora continuiamo dai bambini. Perché l’accoglienza non deve fermarsi. Mai.

Buon Natale

Marco Griffini

Presidente Ai.Bi. – Amici dei Bambini