Trapani. Neonato abbandonato, arrestati i genitori

Sono stati arrestati i genitori che, nell’ottobre del 2022, abbandonarono il loro figlio appena nato in un campo vicino a Trapani. Il piccolo si è salvato per caso, ritrovato da un contadino. Con il parto in anonimato o una culla per la vita si sarebbero “salvati” anche i suoi genitori!

Dopo il caso della piccola Amelia, ritrovata abbandonata in una scatola di cartone vicino all’ospedale di Sesto San Giovanni, la cronaca torna a occuparsi di neonati abbandonati. Per la precisione, torna alla vicenda di quel neonato che, nell’ottobre del 2022, fu ritrovato per puro caso da un contadino in un campo di Paceco, nel Trapanese. Subito dopo il fatto, se da un lato per il bambino si aprirono le porte di una nuova vita, con l’adozione, dall’altro gli inquirenti si misero subito all’opera per cercare di risalire ai genitori che l’avevano abbandonato.

Scegliere il parto in anonimato è darsi la possibilità di un futuro diverso

Come riporta Fanpage, dopo aver visionato ore di filmati delle telecamere di video sorveglianza e aver raccolto altri vari elementi, i carabinieri sarebbero arrivati a identificare una coppia di giovanissimi fidanzati: lei ancora minorenne, lui da poco maggiorenne. Sempre secondo il sito di news, l’esame del DNA effettuato sulla placenta e su alcuni campioni biologici della ragazza avrebbe fugato qualsiasi dubbio e dato un riscontro pressoché certo, da qui i provvedimenti che sono scattati nei confronti della coppia.
Una coppia, ed è questo il punto fondamentale, che non può e non deve essere “accusata” per il fatto di non essersela sentita di tenere il bambino, ma solo e unicamente per aver deciso di abbandonarlo in quel modo, esponendolo al rischio di una morte che solo un accadimento casuale, indipendente dalla volontà dei due (il passaggio del contadino nel luogo in cui era stato lasciato il carpo), ha potuto evitare.
Nessuno si illude che l’alternative fosse una decisione “facile”. Anzi. La Culla per la Vita più vicina a Trapani, secondo le mappe esistenti al momento, è a Palermo, ovvero a oltre 100 km di distanza, mentre della possibilità del parto in anonimato, magari i ragazzi non erano nemmeno a conoscenza. Ed è proprio questo il motivo che deve spingere a impegnarsi con tutte le forze per la promozione di queste alternative, perché davvero, mai come in questo caso, il parto in anonimato avrebbe potuto salvare TRE vite, quando invece, paradossalmente, l’unica a essersi salvata, oggi, è quella del bambino.
Il arto in anonimato, infatti, non è solo uno modo per dare una possibilità in più di salvezza ai neonati, ma anche delle mamme e dei papà! Con questa modalità non si sarebbero corsi rischi di salute, il bambino sarebbe comunque finito in adozione in tempi rapidi e i due ragazzi, oggi, avrebbero potuto proseguire la loro vita, liberi e con la consapevolezza, magari nascosta in un angolo del loro cuore, di aver comunque dato una possibilità di vita a un bambino!