Nepal: 6000 bambini in campagna elettorale

nepalokDa lunedì 11 novembre il Nepal è piombato nel caos di un lungo bhanda nazionale, uno sciopero prolungato dove lo svolgimento della normale vita quotidiana viene bruscamente interrotto.

Questa serrata, che paralizza il Paese da lunedì scorso, è iniziata a seguito dell’annuncio da parte di una coalizione di 33 partiti, guidati dal Communist Party of Nepal (CPN)-Maoist, che vuole boicottare le elezioni per la seconda Constituent Assembly.

Da questa settimana, scuole e negozi sono ufficialmente chiusi a tempo indeterminato. Il trasporto è paralizzato, in quanto proibito, e la gente è costretta a spostarsi a piedi. Nonostante il divieto imposto dai partiti politici contrari alle elezioni, le persone cercano di seguire la loro routine quotidiana: recarsi negli uffici, nei negozi, portare avanti i loro business. Tutto di nascosto, senza farsi vedere, tenendo abbassate la saracinesche per non dare nell’occhio.

Alcuni autobus e microbus si avventurano per le strade non curanti del divieto, facendo attenzione a non imbattersi in gruppi sospetti. Ma il rischio è dietro ogni angolo. Tanti sono i casi di incidenti riportati nel Paese in questi giorni: bombe tirate su autobus che feriscono passeggeri e soprattutto bambini, veicoli incendiati, mani di autisti tagliate per aver violato l’ordine del bhanda nazionale. La polizia presente sulle strade non è in grado di mantenere la sicurezza.

In questo clima di profonda confusione e pericolo, il dato più triste riguarda comunque i bambini. Sebbene il Governo nepalese abbia esortato i partiti a non utilizzare i minori per fini politici e il Nepal sia dotato di un codice di condotta per le elezioni dove si fa esplicito riferimento al divieto di impiegare bimbi per scopi di propaganda politica, si registra che siano oltre 6000 i piccoli utilizzati in questi giorni a fini elettorali. Ai bambini sono stati infatti distribuiti volantini e chiesto loro di andare per le strade a fare pubblicità per questa o quell’altra coalizione. Una situazione che non dovrebbe accadere mai.