Violentata dal padre a 6 anni, incinta a 16, dopo le botte dal compagno รจ fuggita

#NonToccatemiLaMamma. Roberta, scappata dopo che il marito ha messo le mani al collo dei figli. 45567 per aiutare le case di accoglienza di Ai.Bi. per queste mamme con i loro bambini

La donna ha raccontato al quotidiano di Torino il proprio calvario, dagli atteggiamenti possessivi durante il fidanzamento agli schiaffi e gli spintoni. Fino alle minacce di morte e alle botte a lei e ai bambini. La fuga rocambolesca da un’amica, il terrore di sapere che lui la cercava per “tagliarle la gola e poi chiederle perchรจ รจ scappata”, la denuncia e il contatto con una struttura per donne vittime di violenza

Violentata dal padre a 6 anni, incinta a 16, dopo le botte dal compagno รจ fuggitaOggi ha un nuovo lavoro, ha trovato una casa sua, i figli crescono andando a scuola e tutto sembra tornato alla normalitร . Anche se, quando va in giro, si guarda ancora alle spalle con paura e le cicatrici di quello che รจ stato le sono rimaste comunque, dentro. La storia di Roberta (nome di fantasia) รจ stata raccontata oggi sulla Stampa: quella di una donna che si รจ sposata credendo che la possessivitร  e certi ‘tarli’ del fidanzato, poi divenuto marito e padre, fossero normali. Una forma d’amore. E invece no.

Il resoconto degli anni di violenza, botte, schiaffi, spintoni subiti ripetutamente da colui che avrebbe invece dovuto proteggerla e coccolarla, come avrebbe dovuto fare con i loro figli, รจ impietoso e crudo. La svolta, dopo tutte le violenze subite, arriva quando lui mette le mani al collo dei bambini. A quel punto, Roberta capisce che รจ arrivato il momento di andare via.

La fuga, rocambolesca, prima a casa di un’amica, quindi la denuncia. E poi l’accoglienza di una casa famiglia per donne vittime di violenza. Da lรฌ, giorno dopo giorno, un percorso di “convivenza” insieme ad altre mamme vittime delle medesime angherie come lei. Passo dopo passo, in un itinerario che “non รจ semplice”, come spiega nell’intervista, “ma t’insegna molto, a conoscere te stessa e gli altri”.

Un percorso virtuoso che le ha ridato la dignitร  di madre e la serenitร  con e dei figli. Una risposta al male della violenza domestica a cui anche Ai.Bi. ha cercato e ogni giorno, 24 ore su 24, cerca di dare concretezza attraverso le sue strutture protette che accolgono madri come Roberta, con i loro figli.

Per poter aiutare sempre piรน donne che bussano alla porta con i loro figli, Amici dei Bambini ha lanciato la Campagna ‘Non Toccatemi La Mamma’: fino al 23 dicembre รจ possibile aiutare a dare un futuro a tante mamme che non trovano posto oggi nei propri spazi protetti di ascolto, cura e sostegno inviando un SMS o chiamando il 45567.

Un’opportunitร  importante per poter dare il proprio contributo affinchรฉ la violenza, gli abusi e i maltrattamenti subiti da queste mamme, al di lร  dei processi e delle sentenze dei giudici, non restino l’ultima parola.

Fonte: La Stampa