Nord Africa, allarme infanzia: 3 milioni di bambini senza famiglia

MaroccoLa storia di Munir – l’orfano egiziano accolto in kafala che non riesce a entrare in Italia dove vive la sua famiglia – accende i riflettori su un fenomeno allarmante, quello dell’abbandono minorile nei Paesi del Nord Africa.

I dati di Unicef (dicembre 2009) dimostrano che sono quasi 3 milioni i bambini che hanno perso i loro genitori nella parte settentrionale del continente africano. Sarebbero 1,4 milioni in Egitto, 570mila in Algeria, 630mila in Marocco, 130mila in Tunisia.

A differenza di realtà come il Brasile o i Paesi dell’Est Europa in cui il fenomeno dell’abbandono è conclamato ma i minori hanno un parente o un familiare che periodicamente li va a trovare nelle strutture di assistenza, nel Nord Africa i bambini sono totalmente abbandonati. Negli istituti la condizione di abbandono in cui versano questi bambini è totale, non hanno più alcuna relazione con la famiglia di origine. Gli ospiti dei Centri sono infatti neonati abbandonati alla nascita o bambini di strada che non hanno più alcun legame con i parenti.

Tuttavia questi minori, seppur completamente abbandonati a loro stessi, non hanno la possibilità di essere accolti in Italia perché il nostro Paese non ha riconosciuto la kafala come sistema di protezione dell’infanzia.

Per questo Ai.Bi. ha deciso di avviare una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così scottante e di promuovere attività di lobby per sollecitare le istituzioni a riconoscere la kafala, colmando così una grave lacuna nei diritti dei minori abbandonati del Nord Africa.