Ogni figlio è un bene comune. Venerdì 14 maggio gli Stati Generali della Natalità, alla presenza di Papa Francesco e Mario Draghi

È tutto pronto per l’evento del 14 maggio 2021: un momento davvero importante per parlare di nascite, futuro e difesa della famiglia, alla presenza di Papa Francesco e del Presidente del consiglio Mario Draghi

Mancano ormai solo 4 giorni all’appuntamento con gli Stati Generali della Natalità, in programma il 14 maggio 2021 dalle ore 9.30. Un evento che diventa di ora in ora più sentito e fondamentale, come ben dimostra il parterre delle autorità che interverranno. Dopo l’annuncio della presenza del Santo Padre, che porterà il suo saluto di persona, prima di fare ritorno in Vaticano, si è aggiunta negli ultimi giorni la notizia della partecipazione anche del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che terrà il suo intervento subito dopo il saluto iniziale del Presidente Nazionale Forum Famiglie Gianluigi De Palo.

Stati Generali della Natalità: un’occasione per ripensare il futuro, a partire dalla famiglia

Rispetto agli ultimi aggiornamenti, anche i “Saluti Istituzionali” registrano una new entry, con la presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi, cui faranno seguito Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione e Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia.

Sarà poi la volta dell’attesa relazione del prof Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’ISTAT, chiamato a esporre il quadro drammatico dei numeri riguardanti i nuovi nati in Italia. Gli Stati Generali, infatti, nascono proprio dalla volontà di riportare il tema della natalità al centro della discussione politica, evidenziando la drammaticità di un declino che apre scenari che non è esagerato definire “apocalittici”: il 2019 ha avuto 420.170 nuovi iscritti in anagrafe per nascita, con un ribasso del 4,5% rispetto al 2018. L’epidemia di Covid, poi, ha ulteriormente complicato la situazione ed è facile prevedere un 2021 in cui si potrà scendere al di sotto dei 400 mila nuovi nati.
Un declino drammatico, perché, come sottolinea la presentazione ufficiale dell’evento: “Senza bambini significa, tanto per fare degli esempi che diano concretezza alla visione, senza la necessità di biberon, di prodotti per l’infanzia, di asili, di scuole, di insegnanti, di scuole di calcio e di danza, e poi di forza lavoro per contribuire alla spesa pubblica e al pagamento delle pensioni”.

Si tratta di un tema che riguarda tutta la società, nessuno escluso: dalla politica alle aziende, dai madia al mondo della cultura e dello sport. Non per nulla, dopo i citati interventi, i lavori degli Stati Generali si divideranno seguendo tre “tavoli tematici”.

I tavoli tematici degli Stati Generali della Natalità

Il primo tavolo tematico è quello legato al mondo delle imprese. L’Italia è un Paese del G7 e l’ottava economia mondiale: di quanti talenti ci stiamo privando nel momento in cui abbiamo 20 mila nuovi nati in meno ogni anno? A questo discorso si legano anche i temi della disparità fiscale per i lavoratori autonomi, “che corrispondono a quei giovani con il desiderio di mettere al mondo un bambino”, e il tema delle politiche aziendali di conciliazione, soprattutto per quel che riguarda il lavoro femminile e lì’obsoleta visione che vede in antitesi maternità e lavoro.

Il secondo tavolo tematico è dedicato agli investimenti: perché “Più natalità non vuol dire solo ‘più consumi’, ma soprattutto ‘più investimenti’ in beni materiali e relazionali”. Ecco, dunque, che investire nelle politiche familiari significa generare fiducia e incentivare la ripresa verso il futuro: “Le nuove generazioni sono un bene ancora più importante rispetto ai flussi economici e sociali, in quanto sono essi stessi il motore prezioso di tutta la macchina”.

Il terzo tavolo tematico è dedicato alla comunicazione e i media, perché i figli sono anche una bellezza da raccontare, guardando al futuro non con angoscia, ma con gioia ed entusiasmo. Come recita il sito statigeneralidellanatalita.it: “Un figlio è un dono, è speranza, è futuro, è una gioia per la famiglia, per la società e per l’umanità intera che con esso si arricchisce. E va raccontato”.

Come si vede, sono tanti e diversificati i temi che verranno affrontati durante gli Stati Generali della Natalità, che si pongono, dunque, come ideale punto di partenza di un nuovo cammino di consapevolezza e agire politico – sociale. Nella convinzione che sta alla base di tutto, che generare un figlio è, oggi più che mai, un investimento per il Bene Comune: “Un figlio è di tutti e per tutti”.

Per via delle restrizioni dovute alla pandemia, l’evento, che fisicamente si terrà all’Auditorium Conciliazione di Roma, potrà essere seguito esclusivamente via streaming tramite vari canali:
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