Paesi Bassi. Due bambini congolesi adottati riabbracciano i genitori adottivi. Segretario di Stato Teeven “Presto porteremo a casa anche gli altri minori rimasti in Rdc”

bimbi congo

L’aveva detto, a fine novembre 2014, che avrebbe portato a casa al più presto i bambini congolesi adottati dalle coppie olandesi. E ci è riuscito. E’ stato di parola. Il Segretario di Stato dei Paesi Bassi, Fred Teeven, è riuscito a portare a casa due bambini congolesi (un maschietto e una femminuccia di 2 e 4 anni), adottati da coppie olandesi.

I due bimbi, che fanno parte di un gruppo di 30 minori adottati da coppie olandesi, sono tornati a casa (il 26 febbraio) perché necessitano di un’assistenza medica specialistica che riceveranno proprio nei Paesi Bassi. Questo ha fatto si che a loro sia stata data priorità per il biglietto di sola andata per l’Olanda.

E gli altri 28? Teeven non se ne dimentica e assicura ai genitori adottivi che anche loro al più presto potranno abbracciarli. Il governo congolese ha, infatti, riferito al Segretario di Stato olandese che sta esaminando tutti i file di adozione: da parte sua Teeven procederà a monitorare attentamente la situazione e, se necessario, intervenire nel problema personalmente. Così come ha fatto a dicembre scorso quando il Segretario di Stato si è recato a Kinshasa proprio per discutere e risolvere definitivamente la situazione che lui stesso aveva definito “angosciante”.

“Trenta bambini congolesi, adottati da tredici coppie di genitori olandesi – aveva dichiarato Teeven prima di partire alla volta del Congo -, attendono da più di un anno per poter partire alla volta dell’Olanda e abbracciare i loro genitori adottivi”.

“Finora sono stati fatti molti sforzi diplomatici – aveva precisato Teeven – per ‘sbloccare’ la situazione e far arrivare i bambini nei Paesi Bassi. Ma l’Olanda e molti altri Paesi europei ancora non ci sono riusciti”.

Nel settembre 2013 il governo congolese ha deciso di sospendere le adozioni internazionali, anche se la procedura era già stata completata. “La ragione del blocco – si legge nel sito del Governo olandese -, ‘segnali’ di traffico di bambini e la cosiddetta ‘adozione procura’, in cui un bambino viene adottato nel nuovo Paese da genitori differenti. Ma il Congo ha esplicitamente indicato che l’Olanda non è coinvolta in alcun modo”.

Da qui il via libera per i primi due bambini congolesi.

Fonte: www.government.nl