Pagano (Ncd): “L’annus horribilis delle adozioni internazionali: cosa intende fare il governo? Sotto accusa la gestione della CAI”

pagano alNon c’è pace per l’adozione internazionale. A concludere il 2014, il suo annus horribilis, è arrivato a inizio dicembre il presunto coinvolgimento in attività illecite (turbativa d’asta, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa) di Patrizia Cologgi, coordinatrice di servizio della Segreteria tecnica della Commissione Adozioni Internazionali. È l’ulteriore goccia, insieme a tutte le problematiche emerse legate alla crisi di questo istituto e a una serie di “perplessità” sulla composizione e le modalità di lavoro della CAI, che ha indotto l’onorevole Alessandro Pagano del Nuovo Centrodestra a presentare alla Camera dei Deputati un’interpellanza al presidente del Consiglio e ai ministri del Lavoro e Politiche Sociali, della Giustizia e degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.

La nuova interpellanza fa seguito a quella già presentata il 30 ottobre al Senato dal capogruppo di Ncd a Palazzo Madama, Maurizio Sacconi, che sostituiva di fatto quella depositata pochi giorni prima dal senatore Carlo Giovanardi, dello stesso Ncd. In quel caso si interrogava il governo sull’anomalia nella gestione della Commissione che vede i ruoli di presidente e di vicepresidente – quindi di controllore e di controllato – riuniti nella stessa persona, Silvia Della Monica. La quale gestirebbe in sostanziale autonomia un organo che dovrebbe invece essere collegiale.

A partire da questa situazione, dalla crisi dell’adozione internazionale che vede il numero di minori stranieri accolti da famiglie italiane essersi dimezzato nel giro di pochi anni, e del recente coinvolgimento di Cologgi in inchieste penali, l’onorevole Pagano ha sentito la necessità di rivolgersi all’esecutivo invocando una seria valutazione e una presa di posizione sull’attuale composizione e modus operandi della Commissione.

I chiarimenti richiesti sono relativi innanzitutto al tema della trasparenza, già richiamato recentemente anche dal premier Renzi. Pagano chiede infatti al governo di verificare se le modalità operative di tutti gli enti siano sottoposte “a verifiche, anche rivolte a garantire la tracciabilità finanziaria di tutte le somme richieste alle coppie anche in ossequio alla normativa italiana antiriciclaggio, (…) o se viceversa lo sia solo quello di alcuni enti autorizzati. “La crisi dell’adozione internazionale – si legge infatti nell’interpellanza – risiede ancora oggi anche nell’aspetto dei costi: è necessario garantire alle coppie adottanti la trasparenza contabile degli enti autorizzati e la loro virtuosità, per restituire fiducia” agli aspiranti genitori. “E’ necessario quindi reimpostare – dice ancora il testo – una adozione internazionale perfettamente etica, sicura con meccanismi di gestione e di controllo sugli enti che siano collegiali e democratici.

Sempre in relazione al rapporto tra gli enti e la CAI, Pagano chiede al governo se sia vero che la Commissione“abbia contattato telefonicamente alcune coppie di un ente autorizzato per chiedere loro di revocare il mandato all’ente già in carico, senza darne alcuna comunicazione allo stesso ente”. L’interpellanza chiede inoltre se sia vero che “più enti autorizzati hanno da mesi chiesto alla Commissione le attestazioni necessarie ad operare nei vari Paesi e che tali attestazioni non vengano rilasciate senza che la CAI “dia una spiegazione di tali mancati rilasci”.

E ancora: gli accordi bilaterali di recente o prossima sottoscrizione sono stati redatti in accordo con le linee nazionali di politica estera e coinvolgendo tutti i soggetti interessati? E’ conforme alla legge la riapertura dei termini per la richiesta di autorizzazione degli enti e il conseguente azzeramento delle precedenti domande già avanzate da parte degli enti, data la mancanza di risposta da parte della Commissione sulle istanze presentate entro i termini precedenti e già scaduti”?

Su tutti questi punti, l’interpellanza chiede al governo se intenda effettuare accertamenti e se ritenga necessario che la presidente-vicepresidente della CAI renda chiarimenti. Da ultimo, Pagano chiede quale sia la posizione del governo in merito alla funzione ricoperta da Cologgi e al “funzionamento della Commissione nelle attività e funzioni alla stessa delegate”.

La speranza è che almeno questa interpellanza non resti senza riscontro, come quella presentata dal senatore Sacconi. La salvezza dell’adozione internazionale, e con essa della vita di tanti bambini abbandonati, passa necessariamente dalla risposta a tutte queste domande.