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“Dopo vittoria ‘No’, ora che succederà nell’adozione internazionale? Porre fine al clima di odio e veleni di questi 3 anni per gettare le basi di una rifondazione del sistema

Il mondo delle adozioni internazionali conta poco, che rilevanza politica possono avere quelle poche migliaia di famiglie che cercano di dare una famiglia a dei bambini abbandonati?“. Deve essere stato questo il pensiero del premier Renzi da quando si è insediato a Palazzo Chigi, quasi 3 anni fa. Infatti come è stata incomprensibile la scelta di affidare a Silvia Della Monica, già vicepresidente anche la delega di Presidente della CAI (Commissione Adozioni internazionali), creando così le premesse di una gestione assolutamente monocratica, autoreferenziale e non collaborativa, così del tutto inspiegabili sono stati i successivi comportamenti del Premier, inossidabile e sordo agli appelli che quotidianamente si levavano dalle famiglie adottive, associazioni familiari ed enti autorizzati. 

Adozioni internazionali. Dalla CAI nessuno risponde: la delegazione boliviana annulla la visita istituzionale in Italia

Dopo il Vietnam si aggiunge alla lista un’altra occasione mancata: la Bolivia. Una delegazione dell’Autorità centrale boliviana per le adozioni internazionali sarebbe dovuta arrivare in visita istituzionale in Italia tra il 12 e il 17 dicembre 2016, ma in realtà nessun aereo con i rappresentati del Paese sudamericano partirà mai alla volta dell’Italia. E a farne le spese saranno ancora i bambini in attesa di essere accolti dalle famiglie italiane.