Adozioni internazionali. Dalla CAI nessuno risponde: la delegazione boliviana annulla la visita istituzionale in Italia

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Dopo il Vietnam si aggiunge alla lista un’altra occasione mancata: la Bolivia. Una delegazione dell’Autorità centrale boliviana per le adozioni internazionali sarebbe dovuta arrivare in visita istituzionale in Italia nei prossimi giorni, ma in realtà nessun aereo con i rappresentati del Paese sudamericano partirà mai alla volta dell’Italia. E a farne le spese saranno ancora i bambini in attesa di essere accolti dalle famiglie italiane.

Il motivo? Il silenzio della Cai (Commissione adozioni internazionali) italiana. Da quanto, infatti, si apprende da fonti ufficiose, le autorità boliviane non hanno ricevuto alcun risposta alle proprie richieste di appuntamento e incontro (risalenti a settembre e ottobre scorsi) alla CAI e nello specifico a Silvia della Monica. Richieste cadute nel vuoto.

E così un altro Paese estero non toccherà suolo italiano. Ad ottobre scorso è stata la volta della delegazione vietnamita: scopo della visita sarebbe stato il rinnovo  degli accreditamenti degli enti autorizzati da parte della autorità centrale del Paese: sarebbero rimasti nel nostro Bel Paese alcuni giorni, fino al 21 ottobre. Ma non avendo ottenuto alcun riscontro da parte della CAI hanno dovuto rinunciare. E il tutto si è concluso con un nulla di fatto.

Una paralisi totale dimostrata anche dal fatto che, tra l’altro, dall’inizio di ottobre, la CAI non ha più un dirigente generale. Il mandato triennale ricoperto fino a circa un mese fa dalla dottoressa Anna Siggillino (colei che fra l’altro presiede alla organizzazione delle delegazioni estere)  è scaduto e, fino a questo momento, non è stato affidato a un’altra persona.

Un vero peccato soprattutto alla luce della decisione di novembre 2015 quando la Bolivia decise di riaprire le adozioni internazionali dopo ben 7 anni di chiusura, accreditando 5 enti italiani, tra cui Amici dei Bambini, ed un ente spagnolo  ad operare per i prossimi anni nel Paese sudamericano con l’obiettivo di ridare una famiglia a tanti bambini abbandonati.

L’importanza dell’operato degli enti autorizzati era stata sottolineata dal ministro degli Esteri boliviano David Choquehuanca che aveva fatto notare come, proprio grazie agli enti, le adozioni internazionali avessero regole più chiare e si potesse garantire una maggiore sicurezza ai minori: da qui la richiesta di approfondire la conoscenza del sistema Italia tramite l’invio di un’apposita delegazione. A quanto si apprende la delegazione delle autorità boliviane visiterà alcuni paesi europei, saltando ahinoi, lo scalo di Roma Fiumicino.