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Moda e solidarietà. Il nuovo Chicco di Felicità si trasforma in una shopping bag mamma-bambina: così si trova una famiglia ai bambini in difficoltà

Il Chicco di Felicità inaugura un nuovo capitolo della sua storia “speciale” con un’inedita limited edition dal gusto tutto italiano, firmata da Gigliola Curiel, figlia d’arte e stilista milanese nota per la sua interpretazione, estremamente giovane e femminile, del prêt-à-porter.  Solidarietà e moda al femminile si uniscono per continuare a sostenere il progetto solidale “Chicchi di Felicità per bimbi speciali” di Chicco a favore di Ai.Bi. che ad oggi ha conquistato più di 300.000 fan, contribuendo a rendere possibile l’adozione di quasi 1.000 bambini di cui circa 800 con bisogni speciali.

Rdc. Sblocco adozioni in Congo. Amendola (Sottosegretario con delega all’adozione internazionale): “Grazie al lavoro svolto dall’Ambasciata d’Italia a Kinshasa via libera per altri 47 bambini. Ma rimane ancora un numero limitato di piccoli: speriamo in tempi rapidi”

Quasi una settimana fa, venerdì 11 marzo, Ai.Bi News aveva anticipato la notizia con un tweet. Entro mercoledì 16 marzo tutti i dossiers sarebbero stati esaminati dalla Commissione di Kinshasa (Repubblica democratica del Congo).  E così è stato. Oggi 17 marzo arriva la comunicazione ufficiale: altri 47 bambini potranno lasciare la Repubblica democratica del Congo e riabbracciare le loro famiglie italiane.

La shopping bag mamma-bambina firmata Gigliola Curiel per il nuovo Chicco di Felicità

Il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini, la vice president del gruppo Artsana Francesca Catelli e la stilista Gigliola Curiel hanno presentato a Milano l’inedita limited edition del Chicco di Felicità: una shopping bag firmata dalla stilista milanese con, al suo interno, una pochette coordinata. Un’idea nata dall’incontro tra due realtà imprenditoriali italiane e destinata a sostenere il progetto solidale “Chicchi di felicità per bimbi speciali”. Per saperne di più, leggi la news

Adozioni internazionali, quale futuro? Griffini (Ai.Bi.) chiede una rivoluzione profonda: “Cultura dell’accompagnamento e gestione del ministero degli Esteri”

Nei giorni in cui si è nuovamente accesa la polemica sull’attuale paralisi della nostra Autorità Centrale, con la lettera inviata da 27 enti autorizzati e 33 associazioni familiari per chiedere al governo un incontro risolutore sul tema, si continua comunque a confrontarsi sulla necessità di modificare la legge sulle adozioni, ormai obsoleta.

Se il Pd sulle adozioni cerca solo una rivincita

Ma serve davvero una nuova legge sulle adozioni, o è solo l’ultimo atto (“Renzi-Boschi 2, la vendetta”) della saga parlamentare sulle unioni civili, che ancora non è conclusa? Il presidente del consiglio è stato obbligato a uscire allo scoperto e a mettere la fiducia sul ddl Cirinnà, assumendo così la piena paternità della legge insieme ad Alfano.

Marcon (Ve), il momento più difficile della adozione? L’adolescenza: operatori e figli adottivi si raccontano

Che fare quando il “piccolo” entrato in famiglia diventa un po’ meno piccolo? Sono tante le domande che si pongono i genitori adottivi alle prese con un ragazzino adolescente che si trova a fare i conti, oltre che con la ferita dell’abbandono subito, anche con le normali problematiche di una fascia d’età nota per essere, per tutti, la più delicata.

Siria. La piramide rovesciata dell’aiuto umanitario: pochi i sostegni alla maggioranza invisibile del popolo siriano che non vuole lasciare la propria terra

Nel dramma senza fine della guerra in Siria, c’è una maggioranza silenziosa e invisibile ai più. Quella costituita dai milioni di persone che, nonostante 5 anni di conflitto, non vogliono lasciare la propria terra e, pur tra mille difficoltà, cercano di progettare il loro futuro lì dove sono nati e cresciuti. Di loro il mondo sembra essersi dimenticato, concentrando la propria attenzione solo sui siriani che scelgono la via dell’emigrazione. Milioni di disperati che non si possono ignorare, certo. Ma allo stesso modo non può finire nell’oblio più totale la sorte di un numero ancora maggiore di uomini, donne e bambini che hanno deciso di restare nella terra in cui affondano le radici del proprio popolo.