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Eucarestia: vera alleanza di amore e di grazia

Il ‘pane di vita’, l’Eucarestia, luogo e mensa di ascolto della Parola e della comunione con il sacramento del corpo e sangue di Gesù, sua Presenza reale. E’ l’Eucarestia che fa la Chiesa, che ci fa Chiesa. E’ il momento in cui mentre noi ci raduniamo è Gesù che ci raduna, ci parla, si fa presente tra noi, nel pane dell’Eucarestia, che è pane di grazia, un pane di vita. Come ogni venerdì proponiamo la riflessione per l’omelia di domenica 26 luglio scritta da don Maurizio Chiodi, assistente spirituale di Amici dei Bambini e de “La Pietra Scartata”.

Una Cai senza la voce delle famiglie

La Cai oggi quindi è una Cai senza famiglie: una situazione che speriamo duri poco (oggi sul sito della Cai, nella sezione “composizione” è comparso il messaggio “attenzione, sezione in aggiornamento”)A passare ai raggi X la Cai, è Sara De Carli nell’edizione on line di Vita.

Senato. Maurizio Romani (Gruppo Misto): la CAI mina la credibilità degli Enti Italiani presso le famiglie e le autorità straniere

Il senatore Maurizio Romani (Gruppo Misto) insieme ad altri 6 parlamentari, ha presentato al Consiglio dei Ministri un’interrogazione (l’ennesima in pochi giorni dopo quella della senatrice Enza Blundo e del senatore Aldo Di Biagio) per chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri di intervenire sul modus operandi della CAI che “minerebbe la credibilità degli enti autorizzati italiani presso le famiglie e le autorità straniere”

Senato. Di Biagio (Ap). Il caso del dottor Francesco Maria Mennillo, commissario CAI: licenza di denigrare

E’ pioggia di interpellanze sulle disfunzioni della Cai: dopo l’interrogazione del 16 luglio scorso presentata dalla vicepresidente della Commissione bicamerale infanzia, Enza Blundo (Movimento5Stelle) sul caso Airone, se ne aggiungono altre due. A presentarle sono il senatore Aldo Di Biagio (Area Popolare) e Maurizio Romani (Gruppo Misto). Il primo chiede al presidente del Consiglio di fare chiarezza e di intervenire su alcune dichiarazioni “denigratorie” fatte dal Commissario Mennillo sui social network.

Italia. Forti e belle con L’Oreal Paris: così le mamme della Family lottano contro l’abbandono

L’Oréal Paris, leader mondiale nel settore beauty, ha donato oltre 300 prodotti di bellezza alle mamme in difficoltà di Amici dei Bambini, supportando così con fatti concreti l’associazione non governativa e in particolare la Family house, progetto di accoglienza per mamme e bambini in difficoltà (mamme profughe, migranti, in povertà, vittime di violenza domestica): la “clinica specializzata” nella lotta al male dell’abbandono (la prima in Italia).

“Basta neonati in cella”, al via le case famiglia

“Bisogna arrivare alla fine dell’anno azzerando il numero dei bambini che stanno in carcere con le madri detenute: è una vergogna da superare, che va contro il senso di umanità e contro la legge”. E’ deciso e determinato il ministro della Giustizia Andrea Orlando che ieri (22 luglio), nel penitenziario di Rebibbia, davanti a otto mamme incarcerate con i loro figli ha promesso “la fine di questa vergogna contro il senso di umanità”.

Adozioni. Aderiscono al CARE due nuove associazioni: Per Talea e Le Radici e Le Ali

Si allarga la “famiglia” del Coordinamento Care. Salgono, infatti, a 32 le associazioni familiari adottive e affidatarie aderenti al Coordinamento con l’ingresso dell’associazione Per Talea  e dell’associazione Le Radici e Le Ali. “Un Coordinamento che anno dopo anno – si legge in una nota ufficiale sull’home page del Coordinamento -, azione dopo azione, continua a crescere in numerosità e partecipazione”.

Marocco. “Se le mie stanche gambe me lo premettessero, prenderei il primo aereo per andarlo a trovare”

“Quando hanno bussato alla porta e il postino mi ha consegnato quella busta, non avrei mai immaginato cosa poteva esserci dentro: le foto del mio adorato bambino ‘a distanza’ intento a scartare il mio regalo per il suo compleanno. Mi sono messa a piangere. Ero riuscita a festeggiare con lui il suo nono compleanno”. E’ ancora emozionata e commossa  Luciana Longega, un’arzilla 76enne sostenitrice a distanza di Ben Maazouz, un bimbo ospite del centro Sidi Bernoussi del Marocco.