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Arnoletti (Cifa): “Necessario rifondare tutto il sistema, senza credere che qualità e quantità non possano stare insieme”

Il dualismo tra qualità e quantità delle adozioni internazionali? Una bufala. Ne è certo Gianfranco Arnoletti, presidente di Cifa for Children intervenuto giovedì 27 agosto a Gabicce Mare, nel corso della tavola rotonda svoltasi nell’ambito del convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”.

Graziani (I fiori semplici): “Il governo ammetta che non crede alla gratuità dell’adozione internazionale”

Lo Stato italiano ha spaccato in due la genitorialità. Alcune forme, dalla procreazione medicalmente assistita all’adozione nazionale, sono economicamente sostenute e i loro costi assorbiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Di contro, l’adozione internazionale è invece abbandonata a se stessa e i suoi oneri interamente a carico delle famiglie.

Ardizzi (Oltre l’Adozione): “Dagli ultimi 3 governi solo disinteresse per l’adozione internazionale. Serve tornare all’operatività del 2011″

C’è una data che rappresenta uno spartiacque nella storia dell’adozione internazionale in Italia. È il 16 novembre del 2011. Dopo quella data niente sarebbe stato più come prima. L’excursus storico per spiegare la crisi attuale è stato tracciato da Pietro Ardizzi, portavoce del coordinamento di enti autorizzati “Oltre l’Adozione”.

Speciale (Forum delle Associazioni Familiari): “La perdita del senso di collegialità della Cai dipende da una scelta politica di disinteresse”

Da chi più di ogni altro rappresenta le famiglie italiane, il mondo dell’accoglienza si aspetta una mobilitazione nei confronti di chi sta affossando l’adozione internazionale. Lo hanno chiesto ad Andrea Speciale, rappresentante del Forum delle Associazioni Familiari, le famiglie presenti a Gabicce Mare.

Monya Ferritti (CARE). “Investire nuovamente nel Ministero della famiglia per sostenere le famiglie fragili e accoglienti, adottive e affidatarie”.

“Mettere al centro l’Adozione internazionale nell’agenda politica del Governo è un passaggio essenziale per realizzare il diritto dei bambini a una famiglia” Lo ha detto Monya Ferritti, presidente del Care, nel suo intervento con cui si sono chiusi i lavori del convegno a Gabicce Mare (Pesaro Urbino). “Occorre investire nuovamente nel Ministero della famiglia che – ha aggiunto – non si occupi di questo tema  ideologicamente ma metta in campo tutte le risorse per sostenere le famiglie italiane in particolare quelle fragili e accoglienti, adottive e affidatarie”

Blundo (M5S, Vicepresidente Commissione parlamentare infanzia). “L’adozione internazionale dovrebbe essere una priorità dello Stato”

“L’inserimento in famiglia è la vera cultura dell’integrazione. E’ l’unico ambiente in cui un figlio, sia esso biologico o adottivo, per una crescita serena del minore”. Lo ha detto Enza Blundo (M5S), vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, intervenendo alla giornata conclusiva del Convegno internazionale che si è svolto a Gabicce Mare.

Di Biagio (Area Popolare). “Il futuro delle adozioni internazionali non può prescindere da una scelta politica”

“Il futuro delle adozioni internazionali non può prescindere da una scelta politica che si basi su una rinnovata idea di accoglienza che sappia guardare oltre le rigidità culturali e normative finora alimentate ma sappia contestualizzare l’istituto dell’adozione entro parametri sociali e culturali”. Lo ha detto il senatore di Area Popolare Aldo Di Biagio.

Maria Vittoria Brambilla (Presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza): “La crisi delle adozioni risiede nell’assenza di interesse del Governo e nella ridotta attività della CAI”

“Le cause del crollo  non sono sconosciute o misteriose: sono i costi dell’adozione internazionale ed il peso opprimente della burocrazia, ai quali si aggiunge, da qualche tempo, l’evidente mancanza di interesse, da parte di chi ci governa, alla promozione di questa forma di genitorialità”. Lo ha detto Michela Brambilla intervenendo al convegno.