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Palermo. Inaugurata culla per la vita: ma sono ancora troppo poche e senza norma

Il 22 maggio scorso, ha compiuto 37 anni la legge 194/1978 per la tutela della gravidanza e sull’interruzione volontaria della gravidanza. Da allora non è mai stato dato corso invece alle finalità preventive della stessa legge, evitando di attivare i sostegni previsti per le gestanti in difficoltà fino a trasformare di fatto l’aborto in un diritto individuale. Come le culle per la vita: una cinquantina in tutta Italia. L’ultima è quella di Palermo, presso l’Istituto San Vincenzo delle Figlie della Carità.

Nepal. Cooperante Ai.Bi. “E’ gente forte ma ha, ancora, bisogno del nostro aiuto. Noi rimarremo al loro fianco”

Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi. (Amici dei Bambini), è arrivata in Nepal pochi giorni dopo il violentissimo sisma del 25 aprile. Racconta a Radio Vaticana l’opera di solidarietà verso donne e bambini, soprattutto gli avvertimenti sui rischi di incappare nel traffico di minori. Riportaimo la versione integrale dell’intervista. Clicca qui per ascoltarla.

Brasile. Griffini (Ai.Bi.): “Siamo noi genitori adottivi che dobbiamo lottare per il diritto di ogni bambino ad una famiglia: non aspettiamoci aiuti dalle istituzioni!”

L’esperienza di Amici dei Bambini nella lotta all’abbandono fa scuola anche in Brasile. Nella XX edizione dell’ENAPA, acronimo che in portoghese sta per Incontro Nazionale dei Gruppi di Sostegno all’ Adozione, svoltosi a Belo Horizonte, è intervenuto anche il presidente Marco Griffini, per incoraggiare i presenti a non dimenticare i bambini che vivono negli istituti.

Colombia. “Quattro bambini adottati in un colpo solo! Abbiamo scoperto risorse che pensavano di non avere”.

Mamma Carla, papà Livio e poi Nick, 12 anni, Esteban 10, Jesùs 8, Mara 6: una squadra fortissima! Dal 1 aprile scorso Tortolì, cittadina in provincia di Nuoro, è stata rallegrata e arricchita dalla presenza della grande famiglia Angoletta, tornata felice dalla Colombia. “Una volta arrivati a casa c’è stata quasi una sollevazione popolare di felicità! Il paese li aspettava! – ricorda Carla -. E’ stato bellissimo: i bambini hanno certo bisogno di una famiglia, prima di tutto, ma anche di una comunità che li faccia sentire accolti e attesi”.