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Roma, “Perché l’adozione è in crisi?” Dibattito fra istituzioni e associazioni

“Che cos’è per te l’adozione?” A questa domanda saranno chiamati a rispondere, con i loro sentimenti, giudizi, paure ed emozioni, i partecipanti all’Open Day 2014 di Amici dei Bambini a Roma. Così come in tutta Italia, anche nella capitale, nel corso dell’ultimo week end di settembre, Ai.Bi. aprirà le porte alle famiglie, ai cittadini, alle istituzioni e a chiunque sia interessato al tema delle adozioni internazionali.

Usa. Il gigante vacilla: al via la riforma della legge federale per rispondere alla crisi

Il gigante vacilla. Anche in America si parla di depressione delle adozioni internazionali soprattutto per quanto riguarda gli ultimi anni. Ma a differenza di tanti altri Paesi, e in particolar modo dell’Italia,  il Governo di Obama non è certo rimasto a guardare. Anzi si è rimboccato le maniche e si è messo subito all’opera. Mettendo mano ad una vera e propria riforma delle legge federale a favore delle adozioni internazionali.

“Si nega un gesto d’amore e giustizia. Questi bambini scartati due volte”

Genitori di seconda categoria. Figli già scartati una volta che vengono messi in un angolo. Abbandonati di nuovo, stavolta dalle istituzioni. Alla ribalta, invece, continua ad esserci la logica del figlio a tutti i costi, visto che il desiderio di maternità e paternità supera anche il diritto di quei bambini per cui l’adozione è l’unica chance di avere una famiglia.

Adozione internazionale: ecco i dati della “disfatta”. Proiezioni primo semestre 2014: meno 30%. Senza riforma tra 6 anni non ci saranno più famiglie adottive italiane

I numeri sono eloquenti e non lasciano spazio a dubbi: l’adozione internazionale si trova ad affrontare la crisi peggiore della sua storia. Come riporta esplicitamente il grafico sull’andamento delle adozioni internazionali (periodo 2008-primo semestre 2014), il numero di bambini stranieri adottati in Italia ha subito, dopo il picco del 2010 – con 4130 minori autorizzati all’ingresso nel nostro Paese – un vero e proprio crollo secondo un trend che è destinato a spazzare via definitivamente questa forma di accoglienza, pregiudicando il diritto di ogni bambino a crescere in una famiglia. Le proiezioni del primo semestre 2014 riportano il record negativo di 930/950  bambini autorizzati all’ingresso in Italia, con un crollo rispetto all’identico semestre dello scorso anno che sfiora il 30%.