Psicologia dell’adozione. Perché c’è il vincolo della primogenitura nella Adozione Internazionale?

Le indicazioni dei tribunali e le motivazioni psicologiche per tutelare il figlio già presente in famiglia e favorire l’inserimento del fratello adottivo

La famiglia che si avvicina all’adozione avendo già un figlio biologico o adottivo, spesso pone il quesito se debba essere rispettata la primogenitura del figlio già presente.

Che cosa dice la legge

In realtà non esiste un obbligo di legge, ma per prassi viene riconosciuta la primogenitura al primo figlio degli aspiranti genitori adottivi. I Tribunali possono gestire la questione in vari modi: non forniscono alcuna indicazione in merito, o possono indicare che il secondo figlio abbia un’età inferiore al primo senza specificare quale differenza di età ci debba essere tra i due bambini, oppure vengono indicati dei vincoli precisi sull’età del bambino adottabile, imponendo differenze tra i due fratelli di 12 mesi o anche di 24 mesi.

La tutela del primogenito

Alla base di queste indicazioni sul vincolo della primogenitura, c’è un’attenzione a tutelare il figlio già presente in famiglia, con l’obiettivo che l’arrivo del fratello non sia causa di problemi emotivi: il primo figlio solitamente è abituato a essere il centro delle attenzioni dei genitori e con l’arrivo del fratello si potrebbe sentire trascurato, o sentirà di perdere il suo ruolo di bambino di casa, ma rispettando la primogenitura sarà più difficile che si senta prevaricato e sarà altrettanto difficile che il piccolo prevalga su di lui, ma anzi lo vedrà come esempio e si appoggerà a lui. In questo modo il figlio maggiore si potrà sentire investito del ruolo importante di quello che sa come funziona la famiglia, e che può insegnare al fratello che arriva, lo può proteggere, potrà così sentirsi importante e non sopraffatto, come invece potrebbe accadere se il bambino che arriva fosse più grande di lui, sarà dunque più facile che non si senta prevaricato e sarà altrettanto più difficile che il piccolo prevalga su di lui. È generalmente più facile accogliere un fratello se più piccolo e che quindi oltre alla naturale gelosia, può suscitare la voglia di proteggerlo e giocarci insieme.
Il vincolo della primogenitura inoltre garantisce il rispetto della naturale linea di affiliazione.

Il sostegno degli enti autorizzati

In ogni caso si consiglia alla futura coppia adottiva, una volta ottenuto il Decreto d’idoneità, di scegliere l’Ente a cui rivolgersi per essere accompagnati nel loro progetto adottivo, e sicuramente verranno indirizzati dall’Ente stesso nel modo migliore riguardo anche a questo aspetto.

 

Anna Maria Elisa Rossi

Psicologa Ai.Bi.