Puglia, Piano Regionale per le Famiglie: 4,2 milioni per adozioni e affido

Oltre 70 milioni di euro, che andranno ad integrare le risorse dei piani sociali di zona in favore delle famiglie pugliesi e promuovere la sussidiarietà e il loro protagonismo. E’ il nuovo Piano Regionale per le Famiglie della Regione Puglia ‘Famiglie al futuro’ presentato presso la Sala Giunta regionale alla presenza del presidente Nichi Vendola e dell’assessore al Welfare, Elena Gentile.

Con 4,2 milioni di euro la Regione rafforzerà anche il sostegno dell’iter adottivo e di affidamento, con riferimento alla qualificazione degli interventi di sostegno psicologico, educativo e socio-sanitario delle famiglie. Verranno inoltre rafforzate le attività dei Consultori e il piano straordinario per l’affido dei minori.

Tra le linee previste dalla regione per dare attuazione al Piano per le Famiglie vi sono:

–          la promozione del benessere delle famiglie e contrasto alla povertà,

–          il sostegno al lavoro di cura,

–          la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere,

–          interventi per la conciliazione vita-lavoro,

–          il sostegno all’infanzia.

Tra gli obiettivi del piano: garantire il valore sociale della maternità e della paternità e sostenere la genitorialità come scelta consapevole soprattutto presso le fasce più deboli della popolazione pugliese; promuovere e diffondere l’utilizzo dei servizi per l’infanzia in una logica territoriale di equilibrio tra la disponibilità e la domanda di servizi di cura, nella convinzione che i servizi per l’infanzia devono essere concepiti non solo come supporto ai genitori ma anche come investimento sui bambini per allargarne la socialità; promuovere processi volti ad incrementare la domanda dei servizi di cura per accrescerne la qualità, favorire l’occupazione femminile e l’emersione del lavoro nero.

Tutte le risorse sono aggiuntive rispetto alla programmazione prevista nei piani sociali di zona e comporteranno una riprogrammazione dei servizi previsti nei piani sociali entro settembre del 2011. Di queste, alcune risorse saranno disponibili tramite procedure negoziali, altre saranno assegnate previo riparto tra gli ambiti, altre ancora saranno destinate a seguito di procedure concorsuali.

«Per la prima volta – ha commentato l’Assessore Elena Gentile – si integrano realmente le politiche di inclusione sociale con quelle del lavoro: a questo scopo è stata avviata una negoziazione con il fondo sociale europeo non solo per dare risorse in un momento di decrementi ma anche per allineare la nostra programmazione a quella nazionale ed europea».