Riapertura adozioni in Nepal: gli USA avanzano a piccoli passi, mentre l’Italia va in vacanza

Ancora una volta le ambasciate statunitensi sono in prima fila quando si tratta di affrontare e risolvere problemi ponendosi come reale supporto alle coppie adottive e allo stesso iter. Ennesima dimostrazione di cosa significhi la politica estera delle adozioni internazionali. Questa volta è di scena il Nepal.

Sembra notizia certa la riapertura da parte degli Stati Uniti delle adozioni internazionali in Nepal per quei minori dei quali sia accertato lo stato di abbandono.

Lo stato dell’arte sulle adozioni internazionali in Nepal è fermo dal 2010, quando il Governo diramò un ordine di sospensione. Da allora il Paese ha compiuto numerosi sforzi per adeguare il proprio sistema interno di adozione e di protezione dell’infanzia agli standard internazionali, specialmente ai requisiti della Convenzione dell’Aja sulla tutela dei diritti dei minori.

Da oggi le cose sembrano andare incontro ad un cambiamento, seppur lento.

Tra le nuove disposizioni in materia di adozione, è prevista una procedura di controllo che vede la stessa Ambasciata statunitense garante di trasparenza e affidabilità dell’intero iter sulla cui correttezza mette il proprio sigillo.

Si apre così uno spiraglio sulle adozioni internazionali, senza però mutare realmente l’intero sistema adottivo, che tutela le coppie ma non realmente i minori.

Diversa la volontà degli Enti italiani, che seppur anch’essi spingano la Commissione verso una riapertura delle adozioni fatta di piccoli numeri per saggiare i miglioramenti fatti dal governo Nepalese, sono impegnati a promuovere efficaci misure di formazione e assistenza tecnica agli operatori locali.

Chiara è la volontà da parte degli stessi Enti italiani, di suggerire una metodologia di lavoro adeguata al governo locale che possa fornire tutti i documenti necessari, senza il bisogno di ulteriori analisi e quindi di tempo aggiuntivo, ad attestare lo stato di abbandono dei minori.

Una proposta che sa di eccellenza ma che tuttavia stenta a decollare; una desiderio degli Enti che non trova tensione nella Commissione per le adozioni internazionali che pur mettendo il Nepal nell’agenda delle questioni urgenti temporeggia nella risposta. Sicuramente l’ennesima possibilità negata ai bambini abbandonati nepalesi che dovranno aspettare il rientro dalle ferie perché qualcuno riprenda in mano le loro sorti.