Russia: blocco delle adozioni internazionali verso l’Irlanda

russia blocco irlandaDopo il blocco delle adozioni internazionali verso gli Stati Uniti, disposto con l’emanazione dell’ormai famosa legge Dima Yakovlev nel dicembre del 2012, adesso le autorità russe stanno minacciando di chiudere anche le adozioni irlandesi. Sarebbero disposte a farlo se Dublino dovesse seguire l’esempio degli USA e dare vita ad una risoluzione parlamentare simile a quella con cui Washington aveva accusato Mosca di gravi violazioni dei diritti umani.

In una lettera inviata l’11 marzo al parlamento irlandese, l’ambasciatore russo Maksim Peshkov ha dichiarato che il Cremlino è pronto a bloccare le adozioni se il governo irlandese non farà un passo indietro. Ancora una volta, la Russia usa i propri orfani come moneta di scambio per impedire all’Irlanda di procedure con una legge simile a quella Americana chiamata Magnitsky Law, in memoria dell’avvocato russo imprigionato per cause politiche e morto durante la sua prigionia.

Nella sua lettera (che doveva rimanere privata ma che qualcuno ha consegnato alla stampa) l’ambasciatore ha usato parole minacciose, ricordando che la Russia aveva già vietato le adozioni negli Stati Uniti, sottolineando quale causa principale il maltrattamento subito da alcuni bimbi adottati da famiglie americane. Ma in realtà quella missive voleva calmare la commissione degli Affari Esteri e del Commercio del Parlamento irlandese che da tempo minaccia come Washington di ratificare una legge simile a quella Magnitsky. Nella sua lettera, infatti, l’ambasciatore russo ha sottolineato che una tale risoluzione potrebbe avere ripercussioni negative nell’accordo sulle adozioni russe da parte di coppie irlandesi .

Bill Browder, il datore di lavoro di Magnitsky, che sta promuovendo una versione europea della legge americana, ha condannato aspramente le minacce dell’ambasciatore russo: sta usando come ostaggio degli orfani innocenti per proteggere la corruzione dei funzionari moscoviti che aprono di nascosto conti in banca in Europa. Ha dichiarato al Financial Times.

La polemica sta scoppiando a poche settimane dall’inizio della diciassettesima edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, che si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2013. Oggetto principale di discussione del Davos russo 2013 sarà un tema di grande attualità: prospettive di economia globale, tempo di azioni risolutive .

Ci siamo impegnati perché questo si riflettesse nel programma, ha dichiarato Igor Koval, direttore del Dipartimento della politica di investimento e sviluppo del partenariato pubblico-privato presso il Ministero dello Sviluppo economico della Federazione Russa.

Il fatto che tocchi alla Russia la presidenza nel G20 del 2013 da al tema una rilevanza particolare, ma l’Irlanda, finora non ha voluto rispondere alla lettera dell’ambasciatore, la cui  minaccia ha messo in subbuglio i genitori irlandesi in attesa di adottare dalla Russia, che si sono rivolti al presidente della Commissione sugli Affari Esteri, Pat Breen, chiedendogli di intervenire e fare in modo che l Irlanda non faccia la fine degli USA.

E proprio pochi giorni fa è arrivata la prima risposta russa: un portavoce dell’ambasciata di Dublino ha detto all’agenzia stampa russa RIA Novosti che i media internazionali si stanno inventando il caso, mentre Mosca non sta affatto ricattando l’Irlanda .

 

Fonte: www.nytimes.com

(Dalla nostra inviata USA, Silvia Kramar)