Russia, sono sempre di più i favorevoli al blocco delle adozioni internazionali

russiaHa da poco compiuto un anno la legge Dima Yakovlev, approvata dal Cremlino con lo scopo di vietare l’adozione di bambini russi da parte di cittadini americani. Poco più giovane è la legge che ha sospeso le adozioni internazionali da parte di persone provenienti da Paesi in cui sono ammessi il matrimonio omosessuale e l’adozione di single. All’inizio del 2014, il consenso espresso dai cittadini della federazione russa nei confronti di queste normative è visibilmente aumentato, probabile effetto di una intensa propaganda frutto delle politiche anti-occidentali portate avanti dal governo di Mosca.

Secondo il sondaggio effettuato da Levada Center in 45 regioni della Federazione su 1603 persone, tra la fine di gennaio del 2013 e lo stesso periodo del 2014, coloro che si sono dichiarati favorevoli al divieto totale delle adozioni di bambini russi da parte di cittadini statunitensi e dell’Europa occidentale sono aumentati dal 25% al 33%. In particolare, il 57% degli intervistati approva quanto previsto dalla legge Dima Yakovlev, mentre solo il 19% non lo condivide: un anno fa tali percentuali erano rispettivamente del 51% e del 30%. Un altro 22% ritiene invece che le adozioni internazionali potrebbero essere consentite solo in caso di minori affetti da gravi malattie, mentre un ulteriore 30% sarebbe d’accordo ad autorizzarle, ma solo a patto che venga effettuato un rigoroso controllo sulle condizioni di vita dei minori nelle loro nuove famiglie. In totale quindi, circa il 52% dei russi intervistati si è dice favorevole alle adozioni internazionali purché ci siano controlli: un anno fa erano solo il 39%.

In aumento, dal 36% al 41%, anche la percentuale di coloro che si dicono convinti che gli orfani russi stiano meglio presso famiglie adottive russe.

Il principale mezzo di informazione e di propaganda per quanto riguarda la questione adozioni continua a essere la televisione. La tv russa influisce sull’opinione pubblica trasmettendo frequentemente immagini di minori maltrattati nelle famiglie adottive straniere, ma non fa cenno agli abusi subiti dai minori adottati da coppie russe. La denuncia arriva all’esponente della Camera Pubblica Elena Topoleva Soldunova, secondo la quale “la gente si convince che sia meglio lasciare questi bambini in patria, anche se tale convinzione non fa aumentare il numero dei minori adottati dai connazionali. E non si è provveduto nemmeno – continua la Topolveva Soldunova – a fare la cosa principale, da fare prima di qualsiasi divieto: sviluppare il supporto alle famiglie adottive e le forme alternative all’adozione”.

La diffidenza verso le realtà occidentali nell’opinione pubblica russa sembra tornata ai livelli precedenti il 1990, a detta del vice direttore del “Levada Center” Alexei Grazhdakin, secondo cui la legge che vieta le adozioni internazionali mira a unire e stabilizzare l’elettorato di Putin.

 

Fonte: Vedomosti