Russia vieta le adozioni internazionali agli Usa e ai paesi “che violano i diritti russi”

I deputati russi hanno approvato in seconda lettura un disegno di legge per vietare agli americani di adottare bambini russi, nonostante le obiezioni feroci di alcuni ministri di alto profilo, contrari a negare agli orfani la possibilità di una famiglia.

L’emendamento approvato oggi si riferisce in realtà non solo agli americani, ma a tutti gli stranieri responsabili di violazione dei diritti a danno dei cittadini russi. Ma il provvedimento è stato adottato dopo che gli Usa hanno approvato una legge che penalizza alcuni funzionari russi, implicati nella morte in prigione a Mosca di un giovane avvocato, Sergey Magnitsky.

La legge ora deve affrontare un terzo passaggio in commissione. Ma è molto probabile che venga approvata definitivamente. Il disegno prende il nome di Dima Yakovlev, un bambino russo che è morto nel 2008 in America, dopo che il padre adottivo statunitense lo aveva dimenticato in macchina nella calura estiva. Il padre è stato assolto dall’accusa di omicidio colposo.

La Duma ha fatto anche riferimento allo scandalo della madre americana che, nel 2010, aveva rimandato un bambino di sette anni in Russia, mettendolo da solo su un volo diretto a Mosca e dichiarandolo mentalmente instabile. In tutto i casi di abusi di orfani russi negli USA sono 19 nell’ultimo decennio, contro le 45,112 adozioni attuate a cavallo tra il 1999 e il 201, facendo della Russia il secondo paese preferito dalle famiglie adottive statunitensi dopo la Cina.

Il tutto dopo che la scorsa settimana, il presidente americano Barack Obama ha firmato il cosiddetto Magnitsky Act, che mette sulla lista nera per l’ingresso negli Usa alcuni funzionari russi, presumibilmente implicati nella morte in prigione di avvocato Sergei Magnitsky.

(Fonte: Corriere della Sera)