“Saranno stati adottati anche loro?” Come aiutare quei ragazzi rimasti in istituto?

Cari amici di Ai.Bi.,
mi chiamo Martino e con mia moglie Stefania abbiamo adottato una decina di anni fa due fratellini che ora hanno 18 e 16 anni. Quando chiacchieriamo serenamente con loro della vita in Istituto prima della nostra famiglia, spesso ci parlano dei loro ex compagni, specialmente di quelli che all’epoca erano più avanti con l’età: “Saranno stati adottati anche loro?” è la domanda angosciante che spesso si pongono.
Per questo Natale non vogliono alcun regalo, ma vorrebbero fare qualcosa di significativo e importante per chi, come loro, è stato abbandonato, ma non ha avuto la fortuna di essere adottato.
Cosa potremmo fare? Grazie
Martino

Caro Martino,
innanzitutto grazie per la possibilità che ci sta dando di parlare di questi giovani ragazzi, spesso dimenticati da tutto e da tutti.
Tante volte, infatti, si pensa che siano solo i bambini piccoli ad avere bisogno di un sostegno e di maggiore aiuto. Ma, in realtà, sono i più grandi, che hanno passato nella maggior parte dei casi la quasi totalità della loro vita in uno o addirittura in più istituti, che si sentono più soli e che hanno poche speranze per il futuro che li aspetta.
Noi li chiamiamo care leaver per dare proprio l’idea di un ragazzo che al compimento del diciottesimo anno di età lascia tutto quel sistema che si era preso cura di lui fino a quel momento. L’unico mondo che conosce, quello dell’istituto, lo abbandona a se stesso e da un giorno all’altro deve arrangiarsi da solo in tutto e per tutto.
Spesso, gli unici che sono disposti ad accoglierli sono il mondo della prostituzione e della malavita organizzata.

Questi ragazzi hanno un grosso bisogno di aiuto, e non possiamo aspettare che sia troppo tardi…
Iniziamo, infatti, a lavorare con loro fin dal compimento dei 14 anni di età in modo da poter pensare a un piano di vita che rispetti le loro attitudini e le loro capacità, per cercare di accompagnarli, poi, anche nella loro vita fuori dall’istituto.

Chi un corso professionale da sarta, chi l’università, chi l’ottenimento di tutti i documenti necessari a trovare un lavoro regolare o a ottenere un sussidio statale… Ognuno di loro ha sogni e problematiche specifiche che con la nostra equipe cerchiamo di risolvere. Se volesse sostenere uno di questi ragazzi, in Africa, all’interno dei nostri progetti, abbiamo diversi care leaver che non vedono l’ora di avere qualcuno che li possa aiutare e star loro vicino, non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto dal punto di vista della relazione e dell’appoggio morale.
Per sostenerli, basta compilare il modulo di adozione a distanza che si trova sul nostro sito, specificando nelle note di volere sostenere un care leaver o over 13. Oppure semplicemente facendo una telefonata allo 02/988221 e scegliendo insieme il paese del ragazzo da sostenere.

Grazie ancora e speriamo a presto.
Staff Sostegno a distanza Ai.Bi.