Risultati di ricerca per "rimborsi Spese Adozioni"

Famiglie italiane tornate a credere nell’adozione internazionale: con la nuova Autorità Centrale cambierà tutto. Prossimi obiettivi: la gratuità e l’eliminazione dei viaggi multipli

Gratuità dell’adozione internazionale, snellimento delle procedure adottive, abolizione dei viaggi multipli nei Paesi,  un “funzionario delle adozioni internazionali” in ogni Ambasciata italiana, tolleranza zero nei confronti dei pagamenti in nero e la definizione di vacanze preadottive. Ora grazie alla ripresa della attività CAI, dopo tre anni di paralisi, l’auspicio è che possano diventare realtà.

Adozione internazionale. Che cosa chiediamo ai nuovi vertici Cai? 1. Riportare pace nel sistema Italia – 2. Valorizzare la risorsa famiglia – 3. Ristabilire la fiducia con i Paesi di origine – 4. Porgere le scuse a RDC e Bulgaria

Riportare la pace nel sistema italiano dell’adozione internazionale, valorizzare la famiglia adottiva come risorsa, ristabilire la fiducia tra il nostro Paese e quelli di origine dei bambini adottati e ricostruire i rapporti con le autorità di quegli Stati come Repubblica Democratica del Congo e Bulgaria  che si sono visti coinvolti, loro malgrado, nelle vicende più oscure che hanno interessato l’adozione in questi anni. Sono queste le priorità, secondo Amici dei Bambini, sulle quali dovrebbero concentrarsi fin da subito i nuovi componenti della Commissione Adozione Internazionali, sui cui nomi si rincorrono in questi giorni voci sempre più insistenti.

Adozione internazionale nel caos. Di Biagio (AP) “Riattivare immediatamente il trend operativo della CAI e ‘collocarla’ presso il Ministero degli Affari Esteri”

Una fattiva e immediata riattivazione della Cai e soprattutto la sua collocazione presso il Ministero degli Affari Esteri. Questi i due punti principali della interpellanza che Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare ha presentato al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per i rapporti con il Parlamento.

“AAA – Ministro con delega all’adozione internazionale cercasi”. Nessuno vuole la “patata bollente” della presidenza Cai

La politica fugge dai problemi dell’adozione internazionale. A quanto pare, all’interno del nuovo esecutivo guidato da Paolo Gentiloni, la ricerca di una figura – ministro o sottosegretario – disposto ad assumersi le deleghe di presidente della Commissione Adozioni Internazionali si sta rivelando una vera impresa.

“Dopo vittoria ‘No’, ora che succederà nell’adozione internazionale? Porre fine al clima di odio e veleni di questi 3 anni per gettare le basi di una rifondazione del sistema

Il mondo delle adozioni internazionali conta poco, che rilevanza politica possono avere quelle poche migliaia di famiglie che cercano di dare una famiglia a dei bambini abbandonati?“. Deve essere stato questo il pensiero del premier Renzi da quando si è insediato a Palazzo Chigi, quasi 3 anni fa. Infatti come è stata incomprensibile la scelta di affidare a Silvia Della Monica, già vicepresidente anche la delega di Presidente della CAI (Commissione Adozioni internazionali), creando così le premesse di una gestione assolutamente monocratica, autoreferenziale e non collaborativa, così del tutto inspiegabili sono stati i successivi comportamenti del Premier, inossidabile e sordo agli appelli che quotidianamente si levavano dalle famiglie adottive, associazioni familiari ed enti autorizzati. 

Il “decalogo” di Maria Elena Boschi per tentare di salvare l’adozione internazionale. Un compito più difficile del previsto

Maria Elena Boschi nella sua qualità di neo presidente della CAI (Commissione Adozioni internazionali) nel corso dell’audizione di mercoledì 20 luglio in commissione Giustizia alla Camera,ha indicato la “ricetta” per tentare di tirare fuori l’adozione internazionale  dalle sabbie mobili nelle quali è stata fatta precipitare a causa di “disfunzioni, o comunque carenze organizzative” che hanno ‘costellato’ gli ultimi 2 anni e mezzo di CAI sotto l’egida della vicepresidente Silvia Della Monica.Riuscirà il ministro Boschi in questa impresa

Lombardia. Il Consiglio di Stato boccia il ticket sull’eterologa: “Discriminatorio verso le coppie sterili”. Così l’adozione internazionale resta l’unica cenerentola

Come volevasi dimostrare, l’adozione internazionale è diventata la cenerentola tra le diverse possibilità di avere un figlio. È rimasta infatti l’unica forma di genitorialità a pagamento. A costringerla a questo triste ruolo è stata, di fatto, una decisione del Consiglio di Stato che, mercoledì 21 luglio, ha stabilito che la fecondazione eterologa deve essere gratuita anche in Lombardia, regione il cui governo aveva invece imposto un ticket a questa modalità procreativa.

Amidei (FI): “Il premier spieghi perché la vicepresidente Cai si rende irreperibile o lancia accuse”

AMIDEI, Paolo ROMANI, BERTACCO, CERONI, PELINO, BOCCARDI, SERAFINI, ZUFFADA, MANDELLI, RIZZOTTI, FLORIS, GIBIINO – Al Presidente del Consiglio dei ministri – Premesso che: la Commissione per le adozioni internazionali è l’autorità centrale del nostro Paese, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri, volta a garantire che le adozioni di bambini stranieri avvengano nel rispetto dei principi stabiliti dalla Convenzione de L’Aja del […]

Interpellanza di Amidei e altri 11 senatori di Forza Italia al Presidente del Consiglio dei Ministri (12 maggio)

AMIDEI, Paolo ROMANI, BERTACCO, CERONI, PELINO, BOCCARDI, SERAFINI, ZUFFADA, MANDELLI, RIZZOTTI, FLORIS, GIBIINO – Al Presidente del Consiglio dei ministri – Premesso che: la Commissione per le adozioni internazionali è l’autorità centrale del nostro Paese, alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri, volta a garantire che leadozioni di bambini stranieri avvengano nel rispetto dei […]