Siria, la guerra senza fine: nel 2022 ancora 3825 morti fra cui 321 bambini. E’ allarme povertà

Molte delle iniziative messe in campo nel Paese da Ai.Bi., sono rivolte a favorire l’autonomia economica delle famiglie e al raggiungimento dell’autonomia alimentare

È trascorso oltre un decennio dall’inizio del conflitto in Siria, che ha causato enormi sofferenze alla popolazione e la morte di oltre mezzo milione di persone.

In base a quanto rivelato dall’ Osservatorio siriano per i diritti umani e riportato anche da La Repubblica, in Siria, nel 2022, a causa della guerra, sono venute a mancare “almeno 3825 persone”. Fra queste 1.627 sarebbero civili, di cui 321 bambini.

Numeri impressionanti, anche se, come spiega  il quotidiano, si tratterebbe del numero “più basso” di decessi registrato dall’inizio del conflitto. L’invito è comunque quello di continuare a tenere alta la guardia. “La situazione sul terreno -riferiscono ong e attivisti- non permette il ritorno (nel Paese) di persone già in condizioni di estrema difficoltà”.

Ora quello che preoccupa maggiormente sembra essere la povertà.

Negli ultimi anni – riporta Repubblica- più ancora delle armi sono state le sanzioni internazionali e il Caesar Act imposto dagli Stati Uniti a colpire la popolazione, vittima di punizioni collettive ingiuste e di “sofferenze senza fine” che hanno fatto esplodere la “bomba della povertà”.

Ai.Bi. dal 2014, supporta in Siria la popolazione siriana

Molte delle iniziative messe in campo nel Paese da Ai.Bi., assieme al suo storico partner locale Kids Paradise, sono rivolte proprio a combattere la povertà, a favorire l’autonomia economica delle famiglie e al raggiungimento dell’autonomia alimentare.

Così accade con il progetto riguardante il “rafforzamento della resilienza attraverso l’assistenza umanitaria e il sostegno alle attività agricole nella Siria nord-occidentale” che Ai.Bi. assieme a Kids Paradise, sta attualmente incrementando. QUI
Il progetto, co-finanziato dai Fondi 8×1000 a gestione statale 2019, si sta sviluppando, in particolar modo, in 9 villaggi rurali della Al Rouj Valley e presso i campi profughi e gli insediamenti informali del sub-distretto di Ma’ar Tamsreen, al confine con la Turchia; tutte zone duramente provate dalla guerra.

Prosegue da ormai diversi mesi anche il  progetto “Sawyan” (dall’arabo “insieme”), finanziato dall’Unione Europea, che mira a sviluppare le capacità tecniche delle organizzazioni della società civile siriana (OSC) per portare sviluppo e benessere alla popolazione, stremata da guerra, fame e povertà.

Siria. Il sostegno per le famiglie di Idlib
Chiunque può contribuire in ogni momento alle attività portate avanti in Siria da Ai.Bi. e Kids Paradise, decidendo di accompagnare con  un’Adozione a Distanza una famiglia siriana con soli 0,83 centesimi al giorno.