Sri Lanka: dopo 6 anni ritrovato bimbo disperso durante lo tsunami, era stato venduto

Anche le grandi tragedie possono avere dei piccoli risvolti felici: è la storia di una coppia di cingalesi che durante lo tsunami del 2004, in Sri Lanka, persero il loro bambino di pochissimi mesi. Oggi quel bambino è stato ritrovato sano e salvo presso un’abitazione di Wellapitiya, a nord della capitale Colombo.
Durante quei terribili giorni di estrema emergenza, il tema dei bambini è stato molto dibattuto. Infatti all’epoca molti esponenti di associazioni umanitarie denunciarono il rischio che incombeva sui bimbi sopravvissuti alla tragedia. Si temeva un incremento del traffico di minori, tramite adozioni illecite.
Ripercorriamo questa incredibile storia che, anche se lieta, conferma le preoccupazioni espresse nel 2004.
Il bimbo fu vittima di quel terribile evento naturale che costò la vita, nel solo Sri Lanka, a ben 30mila persone. I genitori persero le sue tracce e per tutto questo tempo, sei anni, hanno creduto di avere perso per sempre il loro piccolo. Così non fu, perché il neonato fu venduto da un’inserviente dell’ospedale di Galle, a sud del Paese, per 2.500 rupie, l’equivalente di 22 dollari, ovvero circa 16 euro.
A comunicare la notizia il presidente dell’autorità nazionale di tutela del bambino, Anoma Dissanayake. Il piccolo oggi ha sei anni e per poter avere ulteriori certezze riguardo alla sua famiglia di origine, i due genitori cingalesi dovranno effettuare dei test del Dna. Solo dopo questi importanti esami genetici il piccolo potrà tornare a casa dalla sua vera famiglia.
Per un genitore ritrovare il proprio figlio è sempre una gioia immensa, specie se si considera il fatto che fino a oggi i due cingalesi hanno creduto nella morte del loro bambino. Però esistono dei fattori affettivi e psicologici che vanno valutati e considerati con estrema attenzione. Il bambino all’epoca era solo un neonato, quindi non ricorda nulla dei suoi veri genitori. Al momento non si sa molto riguardo alla famiglia che ha cresciuto il piccolo, e anche se comprato, magari è stato accudito con amore.
Così come non si può escludere che il bambino non accetti di lasciare quella che fino ad oggi ha creduto essere la sua famiglia. E da qui potrebbero nascere nuovi malesseri all’interno della psiche del piccolo. Certo in seguito si potranno verificare e valutare tutti i risvolti che potranno derivare da questa vicenda.

(Fonte: Quotidiano Italiano.it)