Sud Italia, l’appello dei Comuni: 800 bambini spariti nel nulla

Il servizio pubblico vacilla: e dall’Italia letteralmente scompaiono bambini stranieri. Agli alti e gravissimi dati sull’infanzia in difficoltà, di cui troppo poco è noto (35mila minori stimati senza famiglia, dei quali ben 22mila relegati nelle strutture residenziali), ecco il nuovo scandalo: l’esercito dei bambini fantasma, sbarcati in Italia per poi sparire nel nulla.

835 bambini di cui si sono completamente perse le tracce. A denunciarlo è l’appello firmato dai Comuni del Mezzogiorno e inviato al ministro Elsa Fornero – presso la quale è stato istituito il Comitato minori stranieri non accompagnati del Nordafrica –, al dipartimento dell’immigrazione, ai presidenti delle Regioni e ai prefetti.

Un fenomeno sconcertante e una brutta storia, fatta di servizi pubblici rimasti al verde e di un Governo-calcolatrice che ha serrato i rubinetti per l’infanzia, gettando a quanto sembra la chiave. Le Regioni del Sud, in mancanza di trasferimenti da parte del Governo, si trovano tra le mani un totale di 2200 minori stranieri in assistenza non accompagnati, e sono costrette a espellerli dalle strutture pubbliche dove sono in permanenza. Si è mobilitata la relatrice della Commissione Bicamerale per l’Infanzia, la deputata Sandra Zampa del Partito Democratico, arrivata a denunciare sulle pagine del Corriere della Sera del 4 luglio la «grave violazione delle convenzioni internazionali sulla protezione dell’infanzia». Ma la risposta è picche: «Non è possibile soddisfare le richieste di erogazione di contributi – informa Natale Forlani, direttore del dipartimento per l’immigrazione – perché non sono state stanziate nuove risorse finanziarie. Mancano ancora i fondi per tutto il 2012 e una quota del 2011».