Ad Haiti si continua a morire, ma forse ce lo siamo già dimenticati

Quasi 2.200 le vittime e oltre 12 mila i feriti del devastante terremoto di sabato. Eppure, a meno di un settimana dall’evento, sui giornali italiani la notizia è già scomparsa

Sono passati pochi giorni da quando il terremoto di magnitudo 7.2 ha colpito Haiti. Pochi giorni nei quali il conto dei morti ha continuato a salire, così come quello dei feriti. Secondo i dati della protezione civile locale, gli ultimi conteggi parlano di almeno 2.189 vittime e oltre 12 mila feriti. A cui si aggiungono i 332 dispersi che mancano all’appello. Ma tutti sanno che, purtroppo, la conta non è destinata a fermarsi qui. Anche perché, mentre le operazioni di salvataggio e di ricerca proseguono, tutta l’area sud-ovest del Paese è in grande difficoltà, con il passaggio dell’uragano Grace che, sebbene di una intensità minore rispetto a quella inizialmente prevista, sta portando maltempo e ulteriori disagi.

Oltre 600 mila hanno bisogno di aiuto dopo il terribile terremoto di Haiti

Secondo quanto riporta l’ANSA, il direttore della Protezione civile haitiana Jerry Chandler parla di 600 mila persone direttamente colpite dagli eventi che necessitano di immediata assistenza umanitaria. Assistenza che arriva dalle diverse iniziative lanciate da enti, associazioni e Stati.
Ai.Bi., che ad Haiti opera dal 2013, lo ha fatto nei giorni immediatamente successivi al terremoto, lanciando una raccolta fondi, in collaborazione con l’Associazione Internazionale Haiti Integrity Project (A.I.H.I.P.), per i bambini accolti nei piccoli istituti locali, chiamati Creche
Chiunque può partecipare con una donazione attraverso le varie modalità specificate a questa pagina, indicando la causale “Haiti, emergenza terremoto”.

Nel frattempo, come riporta La Gazzetta del Sud, il primo ministro Ariel Henry, in carica da appena un mese dopo l’assassinio dell’ex Presidente Jovenel Moïse, ha decretato tre giorni di lutto nazionale.

Terremoto di Haiti, questo sconosciuto… per i giornali italiani

Al di là dei numeri, spaventosi, e delle iniziative di solidarietà, quello che colpisce molto è come, almeno qui in Italia, a 5 giorni dall’evento, il terremoto di Haiti sia sostanzialmente scomparso dai radar dell’informazione. È vero, altri avvenimenti di portata mondiale si stanno prendendo, giustamente, le prima pagine dei giornali e le aperture dei siti internet, ma fa specie constatare che, giusto per fare un esempio, ieri, giovedì 19 agosto, dopo che da poche ora la Protezione civile locale aveva comunicato il nuovo aggiornamento sui morti e i feriti, in tutta la home page del Corriere della Sera non comparisse la parola “Haiti”. C’ara Peppe Vessicchio e c’era Chiara Ferragni, c’erano i no-vax, Borja Valero, Martina Colombari e gli spaghetti alle vongole… Ma di Haiti e del terremoto nemmeno un mini-rimando dopo il riquadro dell’Oroscopo.
Una “memoria corta” da record, e un po’ deprimente.